
In Emilia Romagna il 60% dei residenti vive a meno di 2 km da una stazione ferroviaria. La conformazione pianeggiante e la sua ricca realtà economica e sociale la candiderebbe ad essere Regione all’avanguardia nel trasporto pubblico intermodale treno+bici, soprattutto in quegli spostamenti casa-lavoro (ora basati sull’auto privata) che costano tanto alla collettività emiliano-romagnola in termini di spesa, qualità della vita ed efficienza.Invece, in controtendenza con quanto avviene nel resto d’Europa, nella Carta dei Servizi 2012 della regione Emilia-romagnola la possibilità di portare una bici a bordo sul un treno regionale passa dall’85% al 45%, sebbene le condizioni di accessibilità, stabilità e sicurezza dei vagoni regionali non siano cambiate.I 12 nuovi convogli ETR 350 con 18 posti bici presentati dalla Regione 6 mesi fa non vengono fatti circolare. Alcuni tratti ferroviari di grande importanza per lo sviluppo turistico della regione, come il tratto Bologna-Porretta terme, sono completamente esclusi dal servizio.Per queste ragioni la Consulta della Bicicletta di Bologna e Provincia sarà a Milano il 4 maggio, per portare all’attenzione di tutti il grave errore e disservizio che si sta portando avanti nella nostra Regione, con effetti negativi sullo sviluppo e sulla qualità della vita garantiti dal modello di trasporti intermodali della Mobilità Nuova.Per queste ragioni invitiamo tutta la collettività delle associazioni e dei cittadini dell’Emilia Romagna a reagire e a farsi sentire a livello nazionale partecipando con noi alla grande mobilitazione del 4 maggio.
Il sito della manifestazione per la Mobilità Nuova:
***
Puoi partecipare alla manifestazione di Milano il 4 maggio insieme con il gruppo in partenza da Bologna: http://mobilitanuova.eventbrite.it/
***
Partecipa anche agli eventi su Facebook: