Monthly Archives: Aprile 2015

22 Maggio – Conoscere e promuovere l’Europa in Bici

IT.A.CÀ migranti e viaggiatori: Festival del Turismo Responsabile
VII edizione

BICI VIAGGIARE

Conoscere e promuovere l’Europa in bici

Venerdì 22 maggio 2015

Sala Tassinari – Palazzo d’Accursio

Piazza Maggiore 6, Bologna

www.festivalitaca.net

Con l’implementazione della rete Eurovelo e delle ciclovie regionali, il nostro Paese sta attraversando un forte momento di crescita e investimenti su reti e servizi, i quali hanno il pregio di creare valore sociale ed economico di lunga durata per le comunità locali.

Per queste ragioni quest’anno IT.A.CÀ migranti e viaggiatori: Festival del Turismo Responsabile aprirà il suo programma di 3 settimane in collaborazione con Salvaiciclisti Bologna, FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, ECF – European Cyclists’ Federation, Comune di Bologna, organizza una giornata di convegno/workshop volto a riflettere sullo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi cicloturistici europei, nazionali e locali in un’ottica di coordinamento tra i decisori politici e gli attori economici.

Il cicloturismo è un nuovo modo di viaggiare per scoprire territori di valore paesaggistico o storico-artistico, preservandoli dall’impatto del turismo di massa. Lo sviluppo della rete infrastruttuale cicloturistica, in combinazione con l’uso intermodale del treno, può proporsi anche per riconnettere i siti dichiarati “patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO e inaugurare così una valida alternativa alla mobilità turistica pesante.

Il convegno/workshop – che sarà diviso in una sessione mattutina di riflessione teorico-politica, e due pomeridiane, di co-progettazione e di formazione – muoverà dalle esperienze già strutturate di alcuni promotori di livello europeo, nazionale e locale per alimentare il confronto su come promuovere la rete cicloturistica.

Nell’ottica di un rilancio sinergico delle città toccate dalla progettualità della rete Eurovelo, il convegno/workshop mira a creare un punto di incontro tra gli amministratori, i promotori e gli operatori del settore, promuovendo un momento di confronto politico, economico e culturale dei territori interessati che si integri con il palinsesto degli interventi infrastrutturali e delle ricadute previste sulle economie locali.

Obiettivo del convegno/workshop è infatti dare visibilità e continuità agli interventi politici ed economici sulla rete cicloturistica italiana, e più in generale ad un approccio integrato all’infrastrutturazione con servizi e con la conservazione dei beni culturali, nonché monitorare il fenomeno e raccogliere dati per future valutazioni e analisi che siano di supporto a politiche territoriali sinergiche.

Durante la giornata ci sarà la premiazione di Adotta un Turista, il contest online organizzato da Ecobnb e Festival IT.A.CÁ che promuove ospitalità e condivisione (www.adottaunturista.org), e il lancio del Premio turismo sostenibile 2015, promosso dal Festival IT.A.CÁ e Bologna Welcome, rivolto alle sei migliori idee di turismo culturale, enogastronomico e cicloturistico (30.000 euro in totale, da utilizzare in promozione e comunicazione). Il premio è aperto sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche (tour operator, aziende, consorzi, associazioni, comunità, onlus) che offrono proposte di turismo nel territorio di Bologna e provincia (Itinerari, visite guidate, eventi, festival, sagre, rassegne, pacchetti di turismo) rispettose di ambiente, comunità locali, tradizioni, arte e cultura.

 

PROGRAMMA

Sessione mattutina, ore 09.30-13: [iscriviti]

Saluti di Virginio Merola, Sindaco di Bologna

Interventi di:

Pierluigi Musarò, Università di Bologna e Direttore Festival IT.A.CÀ

Giulietta Pagliaccio, Presidente FIAB Onlus

Jesus Freire, Project Assistant EuroVelo – European Cyclists’ Federation

Raffaele Donini, Assessore alla Mobilità della Regione Emilia Romagna

Paolo Pinzuti, Editore della testata Bikeitalia.it

Riccardo Buffoni, Dirigente Infrastrutture Regione Toscana

Irene Priolo, Consigliere delegato a Mobilità e Infrastrutture della Città Metropolitana di Bologna

Conclude: Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Modera: Simona Larghetti, Presidente della Consulta Comunale della Bicicletta di Bologna

 

Sessione pomeridiana:

Con la partecipazione dell’Assessore alla Mobilità Andrea Colombo e dell’Assessore Economia e Promozione della Città Matteo Lepore e del Settore Pianificazione della Città Metropolitana di Bologna

  • Sala Tassinari, dalle 15 alle 18

Un workshop su iscrizione rivolto a operatori turistici privati e gestori di strutture ricettive organizzato nell’ambito del progetto «UniBike – Università della Bicicletta», attivo da 3 anni presso l’Urban Center. Il seminario ha l’obiettivo di formare l’audience sulle opportunità del target cicloturistico italiano e straniero, le sue esigenze, la possibilità di costruzione di offerte mirate e segnalare infine gli itinerari disponibili sul territorio con due moduli:

  1. Bike Hotels: come adeguare, implementare e creare servizi alberghieri per il cicloturismo ed entrare nel mercato del turismo in bici, a cura di Paolo Pinzuti, Bikeitalia.it
  2. Green Marketing: scoprire come differenziarsi sul mercato e promuovere la propria offerta turistica in rete, a cura di Simone Riccardi, Phd e Ecobnb co-founder, ha studiato Business Management presso UCLA California e Silvia Ombellini Phd e Ecobnb co-founder.
  • Sala del Dentone, dalle 14.30 alle 18

Tavolo di co-progettazione sul coordinamento e la promozione del territorio per Sindaci e/o Assessori al Turismo di città dell’Emilia Romagna che si stanno organizzando per lavorare sulla rete Eurovelo, ne discutono insieme a Bibi Bellini – Coordinatore FIAB Emilia Romagna e Claudio Pedroni – Responsabile Nazionale Rete Bicitalia e Eurovelo. Il tavolo si aprirà con un breve quadro conoscitivo delle iniziative e dei progetti più maturi per l’infrastrutturazione e la nascita di servizi legati allo sviluppo del cicloturismo nella nostra regione. Attraverso le parole chiave individuate nell’inquadramento teorico e nelle buone pratiche della mattina, i partecipanti saranno invitati a definire degli obiettivi di massima e ipotizzare un flusso di azioni misurate sulle possibilità di intervento di ciascun attore. Al termine del tavolo si potrà trovare uno o più posizionamenti per il cicloturismo emiliano-romagnolo e un programma coordinato di azioni.

 In tutte le sessioni l’iscrizione è gratuita ma obbligatoria, compila il modulo di seguito

 

Il limite tra vivere o morire a Bologna

Lettera aperta ai cittadini bolognesi

I quotidiani questa mattina (Bologna TodayLa Repubblica e Il Resto del Carlino) ci hanno svegliato questa mattina con la terribile notizia di una morte stradale in via di Barbiano, nell’area contigua a via Castiglione fuori porta. Un’auto si è ribaltata e la conducente, di 37 anni, è morta. Le cause, come sempre, sono da accertare.

Non tutti conoscono via di Barbiano: è una viuzza che sale verso i colli proseguendo via Castiglione fuori porta. Si tratta di una zona residenziale con carreggiate strettissime, nella quale la viabilità ha logiche perverse: dal momento che è considerata quasi una zona extra-urbana, i veicoli motorizzati vanno a velocità elevate nonostante il limite dei 30. Il limite è più che doveroso vista la conformazione delle strade, con marciapiedi stretti o mancanti, curve cieche e scarsa visibilità. Ai problemi dell’area aggiungiamo l’alta presenza di macchine di grossa cilindrata, il traffico denso legato alla presenza dell’Istituto Rizzoli, la congestione e la vergognosa sosta selvaggia nei pressi dell’ingresso dei Giardini Margherita che rende invisibile l’attraversamento pedonale. Quasi sempre spento, il rilevatore di velocità su via Castiglione all’ingresso dei Giardini. In via Castiglione-alta gli esseri umani sono ospiti tenuti ostaggio dai cancelli delle case ed escono solo con la scorta (carro)armata dal momento che la zona è utilizzata per scorribande “sportive” da parte di veicoli senza alcuna restrizione reale. Nessun dosso, nessun rallentatore e nessun controllo.

Non conosciamo le cause dell’incidente ma il rovesciamento dell’auto fa pensare che l’elemento determinante sia stata la velocità. Asfalto bagnato, distrazioni e attraversamento improvviso di animali di per sé non causano incidenti. È normale morire a 37 anni per “cause da accertare”? Speriamo che i giornalisti continuino a seguire la vicenda, e ci raccontino quali cause (accertate) portano alla morte di un essere umano. Noi – sulla scorta delle decennali esperienze di città che hanno ridotto a 0 le morti stradali – pensiamo qualunque intervento sulla sicurezza stradale debba partire della velocità, unico elemento a fare la differenza tra un banale incidente e una trappola di lamiere fumanti.

E se la presenza dell’Ospedale limita la possibilità di ricorrere ai dossi, la zona si presterebbe invece molto bene a controlli della velocità (ci sono lunghi tratti senza intersezioni) tramite autovelox: forse, oltre a cambiare la qualità della vita delle persone che abitano da queste parti, cambierebbe qualche abitudine, e si potrebbe salvare qualche vita. Ma i cittadini bolognesi sono pronti a cambiare abitudini di guida per salvaguardare (anche la propria) vita? Sono pronti a rispettare i limiti di velocità?

Associazione Salvaiciclisti Bologna

 

Sesta edizione del Bike Pride Bologna, inizia a pedalare!

Domenica 10 maggio tornano il Bike Pride e Bimbimbici. La grande festa del ciclismo urbano dalle ore 14 al Parco della Montagnola

“Un Mare di bici”, il tema per la sesta edizione del Bike Pride Bologna e la sedicesima edizione di Bimbimbici: il 10 maggio le due manifestazioni, che si svolgeranno all’unisono, porteranno a pedalare in strada migliaia di ciclisti urbani di tutte le età, all’insegna del divertimento e della partecipazione.

Con il mese di maggio parte anche l’European Cycling Challenge che mette in competizione le città di tutta Europa a colpi di pedale e gps: la sfida europea, per la quale Bologna si è classificata quarta nel 2014 con 1100 pedalatori casa-lavoro in mezzo ad altre 32 città UE e più di 17.000 ciclisti. Grazie ai tracciati GPS sono stati registrati 1.5 milioni di km, per un risparmio totale di 180 tonnellate di CO2 (www.cyclingchallenge.eu).

Dopo i 3000 partecipanti dell’edizione 2014, il Bike Pride conta di arrivare a 5000 partecipanti in sella (già 3500 le conferme su Facebook), per una passeggiata a ritmo di parata di circa 12 km: ritrovo alle 14 al Parco della Montagnola, con un percorso protetto lungo i viali e nel cuore del Quartiere Mazzini grazie al patrocinio del Comune di Bologna e al supporto della Polizia Municipale. La pedalata toccherà anche alcune ultime opere murarie del Cheap Festival, ospitate in 18 punti della città (www.cheapfestival.it).

Alla testa del corteo, i piccoli pedalatori di Bimbimbici 2015, la 16^ edizione della pedalata in famiglia promossa da FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta e che annovera più di 200 città partecipanti in tutta Italia. All’arrivo al Parco della Montagnola andrà in scena la grande festa del ciclismo urbano, con cinque ore di spettacoli, giochi e musica, dove sarà possibile anche marchiare la propria bici e iscriversi all’European Cycling Challenge.

Le associazioni del comitato promotore, Arci Bologna, Esecreando, L’Altra Babele, Salvaiciclisti Bologna e Monte Sole Bike Group – FIAB si avvalgono di una fitta rete di sponsor e collaborazioni, come ZOO, Cheap Festival, Afroeira, Cassero LGBT Center, Fucine Vulcaniche, Arte in Parte, Arterego e Montagnola. Il Bike Pride è inserito nella rassegna nazionale di eventi ciclistici VeloLove (www.velolove.it).

Evento fb: invita tutti a partecipare!

www.bikepridebologna.it[email protected] – 3406143152

LA BICI R’ESISTE

Parcheggio resiliente c/o Pratello R’Esiste

«Si pedala col vento tra i capelli. Si osserva il paesaggio che scorre veloce, si respira a pieni polmoni, si incontra ogni genere di persone. Si rischia, la staffetta lo sa perfettamente, e questo fa parte della libertà e della scelta che la giovane ha compiuto.»
Marina Addis Saba

Sabato 25 aprile il Pratello celebra l’Anniversario della Liberazione con la festa di strada Pratello R’Esiste.
Una splendida occasione per ricordare (come ci insegna l’ANPI) che «durante i seicento giorni della Resistenza in Italia, la bicicletta fu il mezzo più importante per trasportare documenti/stampa clandestina/rapporti e ordini tra le brigate e per coordinare scioperi e agitazioni.»
Per noi la bicicletta non è solo il mezzo più comodo per spostarsi, ma anche una scelta di vita che ci fa sentire più vicini e solidali verso le nostre comunità. Scegliendo la bici tentiamo di applicare un tipo di resistenza di gran lunga meno eroica di quella dei partigiani, ma forse altrettanto importante: resistenza alla violenza delle morti stradali, resistenza all’industrializzazione degli spostamenti, e resistenza alla distruzione delle reti sociali.

Per celebrare e contribuire alla veloruzione invitiamo tutti a raggiungere Pratello R’Esiste in bicicletta: troverete un parcheggio bici custodito a fianco del palco, su Via Calari con accesso da Via S.Isaia!

Il parcheggio sarà aperto dalle 10.30 alle 21, ad offerta libera. I proventi saranno destinati al finanziamento della sesta edizione del Bike Pride Bologna. Accanto al parcheggio troverete la postazione di serigrafia dove personalizzare – con il marchio dell’orgoglio ciclistico – i vostri vestiti e le magliette con i dettagli catarifrangenti da portare in bici.
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Per qualche spunto su bicicletta e Resistenza:

IN BICI PER FERMARE IL TTIP!

Sabato 18 aprile cittadini e movimenti della società civile scenderanno nelle piazze di oltre 300 città in tutto il mondo (decine in Italia), per chiedere di fermare i trattati di libero scambio con uno slogan comune: “Le persone e il pianeta prima dei profitti

Ma di che cosa stiamo parlando esattamente? Avete mai sentito parlare di TTIP?
Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un accordo che mira a liberalizzare il commercio e gli investimenti tra UE e USA: questi due blocchi economici generano assieme oltre il 40% del PIL mondiale e l’interscambio commerciale e finanziario tra essi è stimato in 2,2 miliardi di dollari/giorno. La proposta di un accordo su investimenti e commercio tra Unione Europea e Stati Uniti è, da quel che si capisce dai documenti che per ora sono circolati, una minaccia non solo per le politiche di protezione dell’ambiente in Europa, ma anche per i benefici globali ad esse associati. Il TTIP rischia inoltre di indebolire le future norme di tutela dell’ambiente su entrambe le sponde dell’Atlantico. Gli effetti di questo trattato sono purtroppo già evidenti come dimostra l’assenza, nella proposta di Direttiva europea sulla qualità dei carburanti, di misure adeguate contro carburanti con elevate emissioni di gas serra. Ovviamente, anche il settore della “qualità alimentare”, dagli OGM alle certificazioni di qualità e tipicità, rischia di essere travolto da quest’accordo.

Quali effetti potrà produrre l’accordo se verrà approvato nella sua forma attuale?
Tutti i settori di produzione e consumo come cibo, farmaci, energia, chimica, ma anche i nostri diritti connessi all’accesso a servizi essenziali di alto valore commerciale come la scuola, la sanità, l’acqua, previdenza e pensioni, sarebbero tutti esposti a ulteriori privatizzazioni e alla potenziale acquisizione da parte delle imprese e dei gruppi economico-finanziari più attrezzati, e dunque più competitivi. Senza pensare che misure protettive, come i contratti di lavoro, misure di salvaguardia o protezione sociale o ambientale, potrebbero essere spazzati via a patto di affidarsi allo studio legale giusto e ben accreditato.

Questi sono solo alcuni degli aspetti critici che come membri attivi di Salvaiciclisti ci hanno convinto a prendere una posizione ben definita in merito e mobilitarci insieme al altre organizzazioni per opporci al TTIP e chiedere ai negoziatori europei e statunitensi di garantire un pieno accesso a tutti i documenti del negoziato. Oltre a chiedere che venga effettuata una Valutazione Complessiva della Sostenibilità Ambientale dell’accordo, da discutere con le Associazioni della società civile prima di procedere con ulteriori negoziati.

SABATO MATTINA CI TROVEREMO PER UNA PEDALATA IN CITTA’ PARTENDO DAL MERCATO DELLA TERRA ALLE 10,30. PEDALA PER FERMARE IL FANTASMA DEL TTIP!!!

Durante tutta la giornata ci saranno presidi informativi delle altre associazioni partecipanti, volantinaggio e qualche sorpresa, al Mercato della Terra, in piazza Nettuno e in piazza XX Settembre.

E’ sempre bello vedere un mare di bici unite per una giusta causa!

Stati Generali della Mobilità Nuova – si parte!

Mancano meno di 24 h all’inizio degli Stati Generali della Mobilità Nuova, la seconda edizione dopo quella di Reggio Emilia nel 2012. È ancora più emozionante per noi organizzare insieme a Rete Mobilità Nuova questa iniziativa, perché proprio dall’appuntamento di Reggio Emilia del 2012 nasce fattivamente il gruppo Salvaiciclisti-Bologna. Un piccolo gruppo che nasce prima informalmente, costituito su facebook, e poi con appuntamenti saltuari in Bike Square, un punto di ritrovo per incontrarsi e chiacchierare dello stato della ciclabilità a Bologna. Da quelle 7-8 persone oggi siamo in 120 a far parte di Salvaiciclisti-Bologna, grazie agli Stati Generali del 2012 che ci hanno permesso di incontrare gli altri gruppi nazionali, di formarci, di fare riflessione politica e di maturare come gruppo di attivismo e di mobilitazione. Per questo siamo orgogliosi di ospitare e organizzare questo evento di livello nazionale, perché la nostra concezione di “ciclismo urbano” non prescinde il diritto alla mobilità di tutti secondo un modello di integrazione del trasporto pubblico, di liberazione degli spazi e di socialità.

Saremo più di 30 volontari domani e nei prossimi giorni a dare a tutti il benvenuto a Bologna, ci trovate all’infopoint dell’Auditorium Biagi in Salaborsa e nei tavoli di lavoro del sabato, sperando di condividere, imparare e incontrarvi tutti.

Benvenuti!

Il primo impegno di Delrio Ministro dei Trasporti: gli Stati Generali della Mobilità Nuova

Dopo le dimissioni del compianto Lupi, Graziano Delrio è il nuovo Ministro dei Trasporti. Inutile dire quanto sia fondamentale con quali impegni il nuovo Ministro aprirà il suo incarico per lo sviluppo del ciclismo urbano e di una politica nazionale sulla mobilità di breve percorrenza. Il campo è sgombro, poco o nulla è stato fatto a livello nazionale, mentre dalle politiche locali alcuni sindaci coraggiosi hanno mostrato la strada. E il primo è stato proprio lui, quando nel 2008, da Sindaco di Reggio Emilia, fu il primo comune, con Paolo Gandolfi Assessore alla Mobilità (ora Deputato e membro della Commissione Parlamentare Trasporti) a indire, contro il parere del Ministero, il doppio senso ciclabile in tutto il centro storico, con un precedente che aveva già qualche episodio ma che non è mai stato applicato in maniera sistematica, e che negli anni ha dato prova di essere un buon provvedimento per la diffusione della bicicletta e per l’abbassamento dell’incidentalità (se si va piano c’è spazio per tutti). E sempre da Sindaco di Reggio Emilia Delrio organizzò la prima edizione degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova (ora è prevalsa la seconda dicitura) a ottobre del 2012, pronunciando queste parole: “L’innovazione e la qualità, le modifiche ai comportamenti di vita, nascono dalle città, nascono dal basso. Siamo qui, come Anci, non tanto per un atteggiamento rivendicativo verso il governo, che pure è in grave ritardo su questi argomenti, ma per dire che ci assumiamo oggi un impegno con questi primi Stati generali: promuovere con tutte le nostre energie, con le forze a nostra disposizione, una diversa cultura nel Paese”. Parole che assumono un altro e preciso significato nella posizione non più di Sindaco e di Presidente Anci ma di Ministro dei Trasporti, chiamato a rimediare a quel “grave ritardo” che i suoi predecessori hanno reso più doloroso, con episodi di corruzione e inettitudine.

Delrio ha giurato da Ministro giovedì 3 marzo, arrivando in bicicletta (sia lui che la scorta): un’immagine positiva, che richiama all’efficienza della politica nordeuropea (dove la bicicletta è il normale mezzo di spostamento anche per le più alte cariche di Governo), e che speriamo non si limiti ad essere un episodio di marketing.

Per iniziare un nuovo percorso («L’Italia cambia Strada», come recitava il pay-off delle prime iniziative del movimento #salvaiciclisti) ci auguriamo che il neo-Ministro ci raggiunga durante la giornata conclusiva degli Stati Generali della Mobilità Nuova 2015 di domenica 12 aprile, nella quale all’Auditorium Biagi i gruppi di lavoro relazionano le loro proposte per dare una svolta all’Italia. Movimenti, amministratori locali, aziende, associazioni e liberi professionisti si incontreranno per mettere insieme i risultati del proprio impegno per cambiare il modello di mobilità del Paese: ora tocca al Governo.

Una breve rassegna stampa:

Il Post, Delrio in bici e senza mani

Rotafixa, Delrio e la normalità: “senso unico eccetto bici”

AdnKronos, Delrio, il neoministro che vuole rendere ciclabili le città italiane

Bikeitalia, Delrio ministro della Mobilità Nuova