Domani, giovedì 6 Ottobre, alle 20 a Dynamo ci sarà l’annuale assemblea dell’Associazione. Eleggeremo il nuovo direttivo dell’Associazione, delegato dai 350 soci a realizzare gli obiettivi dell’Associazione, la difesa dei diritti dei ciclisti urbani e la promozione dell’uso della bicicletta.
Sarete chiamati a esprimere una preferenza per i vostri candidati, conosciamoli!
Alice Fanti
Vivo a Bologna da 13 anni e non è passato giorno in cui, prima da studentessa, poi da lavoratrice, io non abbia attraversato questa città in sella ad una bici. Mi candido al direttivo di SIC perché da sempre amo la “politica” e non trovo maniera più gratificante e sana di farla che dal basso, con l’attivismo appassionato, lavorando per cause in cui credo ed insieme ad un gruppo di persone che stimo.
Adriano Cavaliere
Mi chiamo Adriano, ciclista urbano, padre sorridente, fondatore, presidente e vicepresidente dell’Associazione Salvaiciclisti Bologna. Sono diventato attivista sui temi della mobilità da quando ho smesso di essere responsabile solo di me stesso ed ho capito che la condivisione degli spazi è la ricetta per migliorare la convivenza nel tessuto urbano. La bici è il mio strumento quotidiano per fare politica, divertirmi, scoprire lo spazio che mi circonda e creare rapporti sociali solidi. Mi ricandido nel direttivo perché non sono stanco di contribuire al cambiamento che la mia città adottiva ha intrapreso negli ultimi anni.
Cathy La Torre
Sono Cathy, ho 36 anni, faccio l’avvocata e vivo a bologna da metà della mia vita.
Tre anni fa, grazie a Salvaciclisti ho imparato che le rivoluzioni si fanno partendo dal “vivere come le cose che si dicono” e dunque ho rottamato la mia auto e da allora mi muovo solo in bici.
Lo faccio perché fa bene al circostante, ma più di ogni altra cosa perché fa bene a me: endorfine gratis alla velocità giusta!
Ho alle spalle una esperienza da consigliera comunale dove ho compreso che la “politica” non sempre coglie il senso profondo di investire in una mobilità integrata, che migliori la qualità delle nostre vite e dell’aria che respiriamo.
Mi candido nel Direttivo di Sic perché mi piacerebbe creare uno sportello legale di consulenza e assistenza per i ciclisti urbani, sviluppare politiche efficaci contro la pratica dei furti di bici e perché so fare discretamente bene la “rompi balle”!
Gilberto Di Maccio
Sono Gilberto, vivo a Bologna dal 1997 e uso la bicicletta per gli spostamenti urbani, credo molto nella mobilità integrata. Vado in bici perché risparmio molto tempo, è ecologico e mi rende felice :)
Ho partecipato alla fondazione del gruppo salvaiciclisti Bologna, partendo dal web, fino ad arrivare in strada ed essere ora una delle realtà ciclistiche bolognese con la maggiore rilevanza in ambito mediatico. Abbiamo finalmente una sede degna di noi: DYNAMO. Grazie tutti per collaborazione di questi anni :)
In futuro sono convinto che dobbiamo essere sempre più una forza politica (senza alcun legame partitico) così da mantenere alta l’attenzione sulle nostre iniziative e avere una rilevanza sempre forte sul territorio. Il gruppo ora molto forte e possiamo cominciare ad usarla per fare lobbying. Dobbiamo puntare a far realizzare il BiciPlan, a portare ciclisti in strada, coltivando anche la parte ludica delle attività di SIC. Come obbiettivo dobbiamo puntare al 30/40% di persone che si muovono in bici nei brevi tragitti. Nelle strade ad alta densità di traffico VOGLIO un “metro di strada” per i ciclisti. Il metro di strada “in strada” serve per fare educazione ciclistica verso gli automobilisti che pensano che la strada si solo loro. L’asfalto va condiviso ed utilizzato (poi noi non lo danneggiamo quando loro), sono riluttante alle ciclabili urbane, che non permetto una vera ciclabilità e neanche il sorpasso tra ciclisti di velocità diverse e poi sono pericolose perchè affollate di pedoni. Mi candido al direttivo per dare il mio supporto per seguire parte della comunicazione web, acquisire nuovi iscritti, mi piace condividere anche le mie esperienze all’estero (sono mezzo olandese e qui in Italia stiamo ora facendo cose che erano normali già negli anni 80)
Roberto Tomesani
A cosa serve viaggiare se non si esce da se per fare incontri ? La bici é un tramite per esporsi a tutto ciò che la strada ci riserva, dimenticando la meta ed il ritorno, se si tratta solo di arrivare basta la macchina, o l’aereo !
Viaggiare in bicicletta sarà per qualcuno anacronistico ma che ne sarà della grande madre terra se la continuiamo ad ammorbare con cemento e petrolio perciò non mi candido solo per portarvi a fare qualche giretto in bici ma per trasmettere che la sfida autentica non è la distanza da percorrere o la bici che utilizziamo, ma la semplicità di spirito che ci spinge a pedalare!
Forse qualcuno mi conosce come Tom, ma il mio nome è Roberto Tomesani, sono nato il 4marzo del lontano 1958 a Bologna e sono onorato di far parte del piu bel gruppo ciclistico della città.
Sara Poluzzi
Ho 40 anni, abito in città da quindici e vado in bici da sempre, sia in città, sia in viaggio. Faccio parte del movimento Salvaiciclisti da circa un anno e mezzo: quando Trenitalia mi ha comunicato che non era più possibile rinnovare l’abbonamento bici+treno ho scoperto che attorno a me c’era una rete forte e dinamica, pronta a muoversi velocemente su un argomento molto importante che era finito nel dimenticatoio. Insieme lo abbiamo reso nuovamente attuale e vinto una battaglia importante. In questo tempo ho imparato molte cose e vorrei continuare questa bellissima esperienza contribuendo ancora più attivamente. Nei prossimi anni penso che l’associazione abbia bisogno di divenire ancora più orizzontale, ampliando la varietà ed il numero degli iscritti soprattutto giovani ed attivando i soci attraverso diverse iniziative: dobbiamo continuare a fare emergere e convogliare le idee per continuare a far nascere nuovi progetti, ma anche dedicarci specificamente a campagne informative sul nostro ruolo, a rafforzare collaborazioni come quella con l’Università che va in entrambe le direzioni. Altro fronte è quello dello sviluppo della ciclabilità in città: assistiamo ad un aumento dell’utilizzo della bici che ora va supportato. Il mio sogno è quello di fare nascere a Bologna uno sportello-bici dove chi vuole diventare ciclista urbano possa fare domande specifiche (percorsi ciclabili casa-lavoro, dove comprare una bici, domande varie…) oppure richiedere un supporto per imparare ad usare la bici in città.
Simona Larghetti
Mi chiamo Simona, sono stata tra i fondatori del gruppo informale e poi Presidente dell’Associazione Salvaiciclisti Bologna nell’ultimo anno. Credo che la bicicletta sia non solo un bellissimo mezzo di spostamento per la vita di tutti i giorni e per il tempo libero, ma anche un’occasione per ridiscutere la fisionomia della città e le abitudini di consumo, per vivere in modo democratico lo spazio pubblico e costruire rapporti sociali più belli, forti e aperti. Per questo mi ricandido al direttivo di questa associazione che nel suo piccolo lotta per questa idea di città.
Teresa Carlone
Mi chiamo Teresa, pedalatrice di città, sostenitrice di una mobilità inclusiva, morbida, sostenibile dal punto di vista ambientale e umano.
Essere attivista sui temi della mobilità mi ha dato l’opportunità di immaginare un nuovo modo di spostarsi nel contesto urbano, pensandosi non solo come mezzi di trasporto ma anche – e sopratutto – come persone. La bici permette la coesistenza di molte differenze in un spazio condiviso da vivere in modo democratico, partecipe e spensierato. Mi candido nel direttivo di Salvaiciclisti per rinnovare l’impegno, la dedizione e la passione per questi temi, per queste lotte, per un futuro a misura di pedalata.