Convocazione per i soci
ASSEMBLEA ELEZIONE NUOVO DIRETTIVO
Venerdì 5 Ottobre 2018 Ore 20:00
Dynamo – Via Indipendenza 71/z
Vieni a votare il nuovo direttivo per garantire democrazia e partecipazione alla tua associazione!
Se vuoi candidarti a far parte del direttivo, scrivi una mail di presentazione con oggetto “candidatura direttivo” a [email protected]
All’ordine del giorno:
– Elezioni membri del nuovo direttivo
– Varie ed eventuali
Ci vediamo venerdì alle 20 per un’assemblea veloce ed poi festa per il Closing Party di Dynamo! Non sarai presente alle votazioni ma vuoi votare?
Leggi le candidature e scegli cinque persone di tua fiducia.
CANDIDATURE
Alice Fanti
Chi non è nuovo saprà che faccio parte dell’attuale Direttivo, quello in corso è stato il mio primo mandato. Ho deciso di ricandidarmi, nonostante la fatica e la stanchezza che penso ci accomunino un po’ tutt* in questo periodo, soprattutto a causa del momento politico e sociale che viviamo sia a livello locale che nazionale. E lo faccio perché ho ancora voglia di mettere il mio tempo a disposizione delle nostra causa, quella fatta di “bici, passione, evoluzione”. In questi due anni, SIC mi ha impegnato molto, mi ha dato grandi soddisfazioni, fatto arrabbiare e anche ispirato (se due anni fa mi avessero detto che avrei fatto una vacanza in bici di 21 giorni penso che avrei chiamato i carabinieri). Le qualità che penso di poter mettere in campo per l’associazione sono una discreta capacità di mediazione, una buona dose di pignoleria e precisione e un’abilità innata nel redigere verbali. Mi auguro davvero che a questa mia candidatura ne seguiranno tante altre, Salvaiciclisti, un po’ come tutte le realtà associative, ha tanto bisogno di entusiasmo, pazienza e di facce nuove, giovani o meno.
Ivana Monaco
Sono Ivana, 44 anni, catanese, vivo a Bologna da ormai 16 anni e sono una bighellona imprigionata nel corpo di un’informatica.
Approccio la bici 3 mesi dopo il mio arrivo sotto le torri e non me ne separo più.
Nel 2007 rottamo l’auto e da quel momento inizia la mia fede per i mezzi a propulsione umana.
Sogno una città letteralmente fagocitata dalle bici e da mezzi a impatto ambientale pari a 0.
Sogno aria pulita e spazi urbani condivisi da tutti e non colonizzati prevalentemente da auto e mezzi inquinanti.
Sogno una politica più sensibile e attenta alla promozione della mobilità leggera nell’interesse (e per la salute) di tutti.
Katia Salvatore
Mi chiamo Katia, ho trentasette anni, sono vegetariana da quando ne avevo diciassette e mi piace andare in bicicletta.
Perché mi candido alle elezioni per il rinnovo del Direttivo SIC Bologna? Perché sarei contenta di poter contribuire attivamente alla causa dell’associazione.
Credo che oggi più che mai serva una ventata di aria nuova in città, ma forse sarebbe meglio dire di aria pulita! Qualche giorno fa sono andata a Villa Ghigi a mangiare qualche mela dagli alberi e sono rimasta sbalordita dal belvedere, Bologna la rossa vista dall’alto è sempre emozionante. Peccato per quella coltre di smog grigiolino che la sovrasta.
Sarebbe bello far rifiorire questa città riportandola a quello che è stato, un insediamento umano con spazi verdi e condivisi in cui poter respirare a pieni polmoni.
Noi ciclisti salveremo il mondo?
Io un po’ ci credo … finché c’è biga c’è speranza!
Simona Larghetti
Sapete già con quanta passione, devozione e amore io cerchi di portare avanti la battaglia di Salvaiciclisti. La battaglia di sopravvivenza, ma anche quella politica, sociale e socievole, una battaglia di civiltà. Non vogliamo solo restare vivi in strada, ma vogliamo che la strada sia un luogo di conoscenza, relazioni, una via di comunicazione e non di conflitto, frustrazione, aggressività. Non vogliamo solo sicurezza, ma vogliamo muoverci davvero quando ci muoviamo, vogliamo vivere davvero quando ci incontriamo. E così è per me questo gruppo, sin dalla sua fondazione: un gruppo di lotta, di amicizia, di confronto, scazzo e collaborazione.
Con i limiti caratteriali che chi mi è vicino conosce fin troppo bene, ancora una volta ho voglia e desiderio di mettermi a disposizione, sperando di imparare come sempre qualcosa, di fare un passo avanti, di non arretrare e di mettermi in discussione. Oltre lo sconforto che prende nel vedere quanto sia difficile operare un cambiamento reale nelle politiche per la mobilità, oltre la rabbia di contare i morti sulle strisce pedonali e sulle rotonde, oltre la frustrazione di sentire discorsi politici che non si realizzano. Oltre questi sentimenti che ci appartengono, c’è il sogno di una comunità che reagisce e che agisce per dare strada alle persone.
Roberto Tomesani (Tom)
Sono Tom, per chi non mi conoscesse mi chiamo Roberto Tomesani sono nato a Bologna 60 anni fa (*o*) tutto sommato amo questo posto e nonostante il clima vado in bici in lungo e in largo da una ventina di anni. Qualcuno ha detto che vedendo un adulto in bicicletta ritrova la fiducia nel genere umano. Io concordo assolutamente. Prima di un brutto incidente ero molto automobilista, ma poi cambiato idea e così, prima con i Pedalalenta poi con Salvaiciclisti ho accompagnato gente a pedalare in un sacco di luoghi dove non lo si crede possibile, normalmente raccontano di essersi divertiti. Amo farlo e vorrei rifarlo, sempre raccontando il bello e il buono di questo territorio. Credo altresì che il volontariato sia fondamentale per incontrare persone generosamente altruiste. Mi ri-Candido nel direttivo salvaiciclisti, perché ho bisogno di voi e Bologna senza di voi mi sembrerebbe vuota. Non ho molti talenti come alcuni di voi hanno, ma posso mettere a disposizione un po’ di tempo e buona volontà.
Matteo Melotti
Mi chiamo Matteo, 38 anni, bolognese doc. Una vita in sella all’inseparabile scooter (l’auto in città l’ho sempre ritenuta un inutile peso). Spronato da mia moglie ho ritirato fuori la bici dalla cantina a 28 anni, quando sono diventato papà e mi sono accorto che non esisteva un ovetto per portare i neonati in scooter. È così che, grazie a Giulia, ho riscoperto la gioia della bici e quel senso di libertà e felicità che provo solo pedalando. Cercando di far arrestare un ladro di bici ho poi conosciuto Salvaiciclisti, e ne sono rimasto intrappolato. Dopo un paio d’anni di frequentazioni mi sono accorto che questa associazione mi ha dato molto. Ha cambiato il mio modo di guidare l’automobile (si, mi capita anche questo!), di concepire la mobilità e gli spazi urbani, mi ha reso una persona migliore. È giunto quindi il momento di ricambiare, mettendo a disposizione un po’ del mio tempo, la mia scarsa diplomaticità, il mio senso pratico e la testardaggine che mi contraddistingue. Pedalando ogni giorno ho capito che vorrei poter lasciare ai miei figli un mondo migliore di questo, un’aria più respirabile, una città più vivibile, in cui al centro vi siano le persone e non le automobili, in cui gli spazi siano ripartiti democraticamente, in cui le persone si incontrano, si conoscono, diventano società e non rimangono solo individuo, cosa inevitabile se ci si rinchiude, soli, in una scatola di ferro. Si, lo so, mancano solo gli unicorni. E’ pura utopia, ma d’altronde, se non ci fossero i sogni non avrebbero senso realtà come salvaiciclisti.
Bartolomeo Sailer
Mi chiamo Bartolomeo, posseggo una bici da 44 anni, è la uso per muovermi in città da quando ne avevo 7 per andare e tornare da scuola da solo ogni mattina. Erano gli anni 70 e i genitori erano più incoscienti, o il traffico era meno selvaggio. Di origine sono bolzanino, ma oramai Bologna è la città dove ho vissuto di più in vita mia. Ho visto la trasformazione di Bolzano negli anni 80 in città ciclabile, con una vecchia linea ferroviaria dismessa trasformata nella prima ciclabile. Era la mia strada per andare alle medie, e poi per andare a trovare la mia fidanzatina alle superiori.
Ho avuto due soli momenti di cedimento alla propulsione a benzina nella mia vita. Per alcuni anni a metà degli anni 90 ho posseduto un ciao, e con la nascita di mio figlio per i primi 3 anni della sua vita ho posseduto un auto.
Ora ogni tanto utilizzo un auto condivisa quando devo muovermi con mio figlio in zone dove non possiamo pedalare in sicurezza.
Il mio primo viaggio in bici l’ho fatto a 17 anni ed ora preferisco pedalare durante le vacanze.
Io sono un anarchico pacifista, mai prono alle leggi ma altamente rispettoso delle libertà altrui. Perché lo faccio? Per sopravvivere! Ma sempre prudente e con un occhio di riguardo verso i più deboli.
Penso che nel direttivo di Salvaiciclisti-Bologna potrei portare un po’ di quello spirito sovversivo che ho visto alla Bicifestazione a Roma. Ritengo che questa città debba ancora fare tanto per i suoi abitanti per la qualità dell’aria, la mobilità sostenibile e la sicurezza dei propri cittadini quando si muovono in città.
Alcuni di voi mi conosceranno per i bike me to the moon, o to the dawn e per la ravaldona.
Non disdico l’uso sportivo della bici e penso che si possa migliorare la sicurezza anche dei ciclisti che si arrampicano sulle colline di Bologna. Mi piace molto viaggiare e osservare come nel resto del mondo affrontano le problematiche della ciclabilità urbana, prendendo spunto per nuove idee che si potrebbero applicare anche a Bologna.
Adriano Cavaliere
Mi chiamo Adriano, ciclista urbano, padre sorridente, fondatore e vicepresidente dell’Associazione Salvaiciclisti Bologna. Sono diventato attivista sui temi della mobilità da quando ho smesso di essere responsabile solo di me stesso ed ho capito che la condivisione degli spazi è la ricetta per migliorare la convivenza nel tessuto urbano. La bici è il mio strumento quotidiano per fare politica, divertirmi, scoprire lo spazio che mi circonda e creare rapporti sociali solidi.
Come membro dell’attuale direttivo ho sempre cercato di spingere i soci verso un maggior sviluppo dell’empatia e una maggiore consapevolezza di se stessi e dei propri diritti. Mi piace lavorare in gruppo, sempre, conscio che il confronto è l’unico strumento per migliorare.
Mi ricandido nel direttivo perché non sono stanco di contribuire al cambiamento che la mia città adottiva ha intrapreso negli ultimi anni e che non può continuare senza la partecipazione e l’impegno.
Teresa Carlone
Sono Teresa, 31 anni, ciclista urbana, pedalatrice in città anche se non disdegno qualche giretto fuori porta. Mi piace pedalare, sentire il vento in faccia e le gambe che compiono gesti circolari ed armonici. Penso proprio che il mondo visto da sopra una sella sia un po’ più bello. Mi considero una attivista determinata sui temi della mobilità inclusiva, morbida, sostenibile dal punto di vista ambientale e umano. Mai come in questo momento è essenziale impegnarsi per produrre una città aperta e attraversabile da tutt*, in cui muoversi in modo sicuro e libero. L’esperienza nel direttivo mi ha dato occasione di vedere crescere una comunità a pedali stupenda che ha sostenuto ed incoraggiato la mia passione e dedizione al mondo di salvaiciclisti, dandomi la forza di tenere duro anche nei momenti di stanchezza e di abbattimento. Rinnovo la mia candidatura nel direttivo di Salvaiciclisti e nel farlo rinnovo l’impegno, la dedizione e la passione che ho messo in questi due anni nel portare avanti i temi, le lotte e le iniziative stupende che ci hanno permesso di portare sempre più gente in bici e creare una città un pochino più a misura di pedalata (anche se c’è ancora moltissimo da fare!)