Monthly Archives: Gennaio 2020

I nostri report sui candidati alle regionali: per votare consapevolmente

In seguito al nostro appello #coraggioepazienza rivolto ai candidati e alle candidate alle elezioni regionali 2020, abbiamo incontrato candidati e candidate di diverse liste che hanno deciso di raccogliere il nostro invito, con l’impegno di farlo proprio.
Abbiamo deciso di condividere con voi i risultati di questi incontri in forma di breve report, strutturato in maniera analoga per ciascuno.

L’intenzione non è naturalmente quella di dare una indicazione di voto, rimaniamo un’associazione apartititca, indipendente e orientata all’impegno civico, ma di rendere note le posizioni dei candidati sui temi che ci interessano e orientare ciascun membro della nostra comunità a farsi una propria idea.

Come si vota e come si esprimere il voto disgiunto

Europa Verde / tutti i candidati in lista

Stati invitati dal gruppo “Europa Verde” a partecipare alla loro iniziativa elettorale per un confronto sui temi della mobilità sostenibile, in risposta al nostro appello.

Cosa abbiamo apprezzato: le tematiche, le parole chiave e lo spirito del programma portato dai Verdi è sicuramente incentrato sull’importanza della tutela ambientale e della riconversione ecologica dei trasporti e dell’industria e dell’agricoltura, tematiche che sono molto vicine ai nostri obiettivi sociali; molti candidati provengono da esperienze attive di green economy (come Pierpaolo Lanzarini Candidato, ex presidente di Campi Aperti), sono ricercatori e specialisti del contrasto al cambiamento climatico (come Vittorio Marletto), e soprattutto sono tutti utilizzatori quotidiani della bicicletta o del bici+treno, quindi hanno la giusta credibilità ed esperienza diretta come utenti di mobilità sostenibile.

Cosa non ci è piaciuto: l’età media dei candidati è alta, abbassata da poche eccezioni; ci sembra importante che una formazione politica sia in grado di promuovere attivamente un dialogo intergenerazionale, e pensiamo che questa formazione debba interrogarsi profondamente sulla propria incapacità di coinvolgere i giovani. Inoltre i Verdi hanno una storia come partito fatta di molti alti e bassi: bisognerebbe chiarire all’elettore in cosa la formazione attuale è diversa rispetto al partito storico, per i tanti che ne sono rimasti delusi, e in che cosa invece c’è continuità, rispetto a strategie politiche del presente.

Le nostre impressioni: i Verdi sono una formazione che a livello programmatico contiene tutti i temi centrali della tutela ambientale, ma vivendo un momento di rinnovamento della propria organizzazione interna, dovranno dimostrare di essere capaci di farsi valere politicamente nei confronti di un alleato forte, il PD, che ha troppo spesso mostrato pochissimo interesse alla questione ambientale e che sulla mobilità continua a investire troppe risorse pubbliche sulla mobilità privata.

Ilaria Bonaccorsi – Lista Bonaccini

Abbiamo incontrato in Sala Borsa Ilaria Bonaccorsi di Emilia Romagna Possibile, ravennate, ha vissuto a lungo a Roma e ora da due anni tornata a Bologna, editrice di Coconino Press.

Cosa abbiamo apprezzato: Ilaria si è dimostrata una portatrice sana dei valori che portiamo avanti come associazione, ciclista e ambientalista convinta, che utilizza la bici ogni giorno per spostarsi ed è anche una cicloturista. Ha sicuramente una sensibilità spiccata e una buona dose di intraprendenza politica.

Cosa non ci è piaciuto: non abbiamo avuto modo di verificare la sua preparazione nel concreto delle proposte politiche e delle strategie da mettere in campo a livello amministrativo per attuare cambiamenti concreti nelle politiche regionali sulla mobilità.

Le nostre impressioni: nonostante il tema sia ben presente sulla comunicazione di Possibile, quello di Ilaria non ci sembra un impegno strutturato sulle strategie per la riconversione ecologica delle economie e dei comportamenti. La sua collocazione all’interno della lista civica del Presidente Bonaccini, caratterizzata per temi molto lontani e poco recettivi al tema del cambiamento climatico, rischia di non trovare molto spazio politico.

Marcello Saltarelli – Volt

Abbiamo incontrato Marcello Saltarelli, candidato capolista di Volt, giovanissimo (27 anni) come il suo partito, nato due anni fa a livello europeo che si presenta per la prima volta in Emilia Romagna.

Quello che abbiamo apprezzato: Marcello si è dimostrato molto preparato sia nel merito delle politiche della mobilità sostenibile da praticare a livello regionale che sulle questioni generale che riguardano la sostenibilità su energie rinnovabili e salute pubblica. Il programma di Volt è fortemente incentrato sulla questione ambientale con un approccio pragmatico e trasversale alle questioni economiche e sociali, oltre che impegnato sul territorio con tante iniziative di ascolto della cittadinanza. 

Quello che non ci è piaciuto: le proposte di Volt relative alla mobilità sono orientate soprattutto alla mobilità elettrica e ai servizi condivisi, mentre non ci sono accenni specifici alla mobilità ciclistica e attiva. Inoltre la poca esperienza politica e amministrativa in un contesto grande e complesso come quello della Regione potrebbe non essere il giusto contesto per inaugurare un impegno amministrativo.

Le nostre impressioni: È davvero bella e travolgente la passione e la vitalità che contraddistingue il candidato Marcello Saltarelli: l’età media di questo giovane partito ne determina un approccio fortemente orientato al futuro, a soluzioni innovative e tecnologiche come risposta a molti bisogni emergenti e come strumento di lotta alle disuguaglianze. Il progetto politico di Volt è fortemente progressista e incentrato più sull’idea di crescita sostenibile che di decrescita, il che è un approccio molto discusso dagli scienziati della sostenibilità e rischia di rimanere molto legato a una visione “tecnocratica” della società.

Elly Schlein – Emilia Romagna Coraggiosa

Elly Schlein di Emilia Romagna Coraggiosa non ha potuto incontrarci, ma ha voluto comunque stabilire un dialogo con la nostra comunità sulla base del nostro appello commentandone le proposte in una lunga email dalle quali riportiamo la nostra riflessione.

Quello che abbiamo apprezzato: Elly ci ha fornito un resoconto molto ampio e particolareggiato sulle politiche regionali necessarie alla riduzione del traffico privato, delle emissioni climalteranti in favore di una maggiore trasporto pubblico e una maggiore ciclabilità urbana, sia dipingendo un quadro valoriale che condividiamo pienamente (ecologismo come piena espressione di giustizia sociale) sia entrando nel merito dei singoli provvedimenti, delle risorse economiche necessarie e delle strategie per reperirle, dimostrando di aver messo a fuoco a livello programmatico ogni singolo passo necessario al raggiungimento degli obiettivi prefissati, dando prova della sua esperienza politica pregressa in Europa.

Cosa non ci è piaciuto: il progetto politico di Emilia Romagna Coraggiosa, che ha trovato in Elly il suo simbolo e leader, si inserisce nella scia della estrema frammentazione a sinistra che ha già visto molte esperienze politiche analoghe sfumare in maniera deludente. 

Le nostre impressioni: Elly Schlein è una candidata credibile, puntuale e rigorosa nel citare le fonti e i provvedimenti legislativi, mostrando competenza politica, passione e consapevolezza delle sfide che la riconversione ecologica ci impone. Rimane da valutare se il progetto politico in cui è inserita avrà la longevità e la forza necessaria per rispondere in modo efficace alle promesse di una regione ecologista, progressista e femminista.

Antonio Mumolo – Partito Democratico

Antonio Mumolo, consigliere regionale uscente e candidato per un secondo mandato con il Partito Democratico, ha voluto incontrarci, purtroppo non siamo riusciti a fissare un appuntamento e ha risposto puntualmente alle nostre domande via email.

Cosa abbiamo apprezzato: Mumolo ha rendicontato numerose risoluzioni a favore della mobilità ciclistica e delle comunità solari realizzate per sua personale iniziativa nel precedente mandato, come quella per la ciclovia della via Emilia, per la rete regionale trasportistica e cicloturistica. Il candidato presenta quindi non solo una spiccata sensibilità sociale, con la sua esperienza da Avvocato di Strada, ma anche una solida capacità amministrativa e politica.

Cosa non ci è piaciuto: il partito che ha governato la Regione nel precedente mandato, del quale il candidato fa parte, si è dimostrato troppo pavido nell’imporre misure di limitazione delle emissioni e ha preso ancora molte iniziative infrastrutturali a esclusivo favore della mobilità privata, accompagnando misure positive, come la gratuità del TPL per gli abbonati al servizio ferroviario o gli incentivi per l’abbonamento annuale treno più bici, a misure molto pericolose per il futuro della nostra regione, come il Passante di Mezzo e opere analoghe in tutta la regione. 

Le nostre impressioni: Mumolo è sicuramente un candidato credibile e la sua precedente attività ne è una prova tangibile, così come la sua reattività al nostro appello. Rimane affidato alla sensibilità politica personale di ciascuno di noi valutare se la marginalità del tema all’interno del PD sia da considerarsi come invalidante rispetto alla fiducia nel suo futuro operato.

Assemblea SIC 2020

Report attività 2019

Mercoledì 29 gennaio alle ore 20 è convocata l’assemblea annuale dell’Associazione Salvaiciclisti-Bologna nella sede di Porta Galliera, Piazza XX Settembre 2/3 per approvare il bilancio consuntivo 2019 e il bilancio preventivo 2020.

Approveremo il calendario delle attività, rinnoveremo la tessera associativa e discuteremo di come portare avanti il nostro impegno per la ciclabilità urbana.

Salvaiciclisti è sempre più una comunità variegata di utenti della strada attivi e consapevoli, impegnati su diversi livelli per occuparsi del bene comune e sensibilizzare i concittadini, le istituzioni e i media sulla necessità di rivoluzionare il nostro modo di stare nello spazio pubblico.

Che cosa ha prodotto questo impegno nel 2019?

Le attività dell’anno passato sono state numerosissime e saremo felici di presentarvele tutte brevemente durante l’Assemblea, ma abbiamo chiesto ai nostri soci e alle nostre socie quali fossero state per loro più significative, importanti o divertenti e che cosa vorrebbero rivedere o creare per questo nuovo anno.

Secondo Andrea Ballandi, il Bike Pride resta un momento fondamentale dell’anno ciclistico. Emozionante anche l’iniziativa del 25 aprile con ANPI, in bicicletta sui luoghi più significativi della Resistenza bolognese. Nel 2020, Andrea vorrebbe partecipare a iniziative visibili sul territorio, come i BikeBreakfast e dei flashmob d’effetto.

Fabrizio è un grande fan del Bikemetothemoon, l’appuntamento fisso del martedì sera, e vorrebbe, per il 2020, dargli nuova vita e un nuovo look, “una specie di variazione sul tema per renderlo nuovamente attrattivo”.
Due volte all’anno, col clima mite, vorrebbe organizzare una “doppia”: un Bikemetothedawn al mattino e un Bikemetothemoon la sera.
Ha poi apprezzato particolarmente le proiezioni di Bicifilm e Visioni a Catena, la pedalata transfemminista ClitoRide e il progetto Biciliberatutti/e.  Anche per Fabrizio il Bike Pride resta un momento imprescindibile dell’anno!

Bart ha amato molto la pedalata del 25 aprile, soprattutto nella versione 2019 che ci ha visto pedalare in periferia con un finale con salsiccia e arrosticini. Anche per Bart il Bikemetothemoon è una iniziativa importante, a cui andrebbe dato nuovo slancio, come volano che aiuti anche a coinvolgere persone per i giri più lunghi. Per il 2020 si aspetta tante azioni politiche e flashmod su temi caldi di attualità. Tra i suoi desiderata c’è la volontà di trovare un modo per comunicare con le società sportive ciclistiche, perché ci ritroviamo con un nuovo gruppo di persone che si sta rendendo conto “solo ultimamente” che pedalare in strada è pericoloso: i morti famosi ed i gridi di allarme tra i big del ciclismo (Nibali proprio qualche giorno fa ne ha lanciato uno) fanno da volano, ma non raccolgono adesioni programmatiche, manca soprattutto un momento di coesione. 

Simona pensa che “Una bici bianca per Asif” sia stato un gesto importante e che dovremmo farlo per ogni vittima della strada, coinvolgendo per tempo i familiari, le persone che abitano nelle zone di incidente e le associazioni attive, in modo che sia non un momento dell’associazione, ma della società civile. Simona rileva come le persone siano sempre più fataliste e insensibili rispetto alle morti stradali, viste come “inevitabili” o al massimo “se l’è cercata”, come attivisti/e dobbiamo essere capaci di rendere le persone consapevoli che questi morti dipendono da noi e sono evitabilissimi, in modo che misure come autovelox e Zone30 siano percepite di interesse collettivo e non punitive. 

Per Teresa i momenti di socialità in strada, come i BikeBreakfast, rappresentano il vero valore della nostra associazione

I momenti collettivi sono stati dunque molto importanti, ma anche alcuni progetti specifici hanno aiutato l’associazione ad aiutare chi cerca nella bici “Il proprio mezzo verso l’emancipazione”, come il progetto “Biciliberatutti/e”, che forma tutor per seguire con un programma di tutoraggio personalizzato chi vuole imparare in bici a ogni età, anche da grande, con un focus particolare sulle donne migranti.

Nel 2019 tutti i martedì abbiamo infatti pedalato (e continueremo a farlo nel 2020) con il BMTTM, ma ci piacerebbe raccogliere idee su come rivitalizzarlo, magari facendo sinergie con altre associazioni o idee che circolano in città

Come per il 2019, anche per il 2020 abbiamo una sola grande certezza: ci aspetta tanto lavoro e tanta fatica, perchè a livello nazionale è ancora scarso l’impegno concreto sui temi ambientali, nonostante Greta, i Fridays for Future e il movimento Extinction Rebellion abbiano sicuramente contribuito ad accendere con forza una luce sul problema del cambio climatico e dell’emergenza ambientale.

Nonostante ciò, chi pedala per le strade della nostra città è ancora visto come un problema e non come una soluzione. Per questo siamo sicuri/e che il nostro anno sarà più che mai “in strada”.

Venite in assemblea, sostenete l’associazione, abbiamo bisogno della vostra energia, del vostro supporto e delle vostre idee.

Le Attività del 2019

Bikemetothemoon
In Strada Maggiore non c’è una ciclabile – flashmob
Partecipare al PUMS: organizziamoci! (lavoro di analisi dei documenti del PUMS)
Corsi ciclomeccanica: l’arte della manutenzione della bicicletta (base, avanzato e PRO)
Bike to Art – Te.Arte a Corticella
Biciliberatutti: diventa insegnante!
Quale futuro per Dynamo? Assemblea cittadina aperta
Andiamo in bici al Bosco che cammina!
Pedalare non è un reato e noi continueremo a farlo – Bologna
UniBike 2019: kit completo di ciclosopravvivenza urbana
Esistere, pedalare, resistere: 25 aprile in bici
Family bike tour – 1° maggio in bici
Biciclettata con Libera
La Ravaldona – Quarta edizione
Laboratorio ciapinaro Bike Pride 2019Bike Breakfast – colazione gratis ai ciclisti urbani
BikeMeToTheDawn – pedalare all’alba
Pedalare per star bene! Biketour + Pratica ai Prati di Caprara
Bike Pride 2019 X Edizione – Circus!
Sulla via degli Ostrogoti (giretto associativo)
Bicifilm – Domani! Il film che trova le risposte del futuroVisioni a catena – tre giorni di cinema, arte e storie di bici
Clito Ride – pedalata femminista
Grazie SMOG! messaggi in bici per una cittadinanza consapevole
A scuola a piedi e in bici | Resilienze Festival
Biciliberatutte
Una bici bianca per Asif
Staffetta podistica e ciclistica per le vittime della Uno Bianca
InterMobility Week: Bici + Treno ti costa meno!
Mobilità Sostenibile: diamo un’impennata!
Passiamocinmezzo
Cinnica si presenta alla città
Natale con il ciclista immaginario

Uno spot indecente

Spett.le Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

via Larga 15

20122 Milano (Italy)

Bologna, 13 gennaio 2020

Oggetto: Ritiro della campagna pubblicitaria autoveicolo Jeep per violazione del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale

Egregi signori,

con la presente chiediamo che la campagna pubblicitaria del prodotto autoveicolo “Jeep” del gruppo FCA, in forma di spot recentemente in onda sui canali televisivi nazionali e radio e ripresa sul web (ad esempio canale YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=XYX67N0oO9E ), con il titolo “Lonely Boy, Non tutti i genitori guidano una Jeep”, venga ritirata in quanto viola palesemente almeno due articoli del Codice di autodisciplina della comunicazione pubblicitaria.

A nostro giudizio il citato spot viola l’articolo 11. Lo spot ritrae un bambino portato a scuola in auto, tutto solo, mentre fuori nevica, nel viaggio vede i compagni giocare felici nella neve a palle di neve, e lui resta in auto, passivo, cantando triste “All By Myself”. In classe non c’è nessuno, perché apparentemente gli altri compagni, per la neve, non sono andati a scuola. Solo una compagna entra in classe, anche lei portata a scuola con un’altra Jeep, e compare la scritta “Non tutti i genitori guidano una Jeep”.

Il messaggio che passa è classista: i vostri figli impareranno ad essere orgogliosi a star solo con chi può permettersi grandi auto e costose, e quindi viola il comma dell’art. 11 che recita che la comunicazione commerciale non deve indurre a “ritenere che il mancato possesso del prodotto oggetto della comunicazione significhi inferiorità, oppure mancato assolvimento dei loro compiti da parte dei genitori”.

Per i sopracitati motivi il post viola anche l’articolo 14, in quanto è fortemente denigratorio.

Il messaggio radio è ancora più esplicito recitando una sorta di solidarietà ai bambini i cui genitori hanno una Jeep e che pertanto li possono portare a scuola nonostante la neve.

Inoltre il messaggio pubblicitario promuove stili di vita contrari alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità perché ostacola il raggiungimento dei livelli adeguati di attività fisica (almeno 30’ di attività fisica moderata al giorno) con possibili importanti ricadute sulla salute presente e futura dei bambini [WHO, Ending Childhood Obesity2016; Marzi I., Reimers AK. Children’s Independent Mobility: Current Knowledge, Future Directions, and Public Health Implications. International Journal of Environmental Research and Public Health. 2018;15:15]. 

Infine il mancato rilascio dell’autonomia su percorsi quotidiani più abituali, come quello casa-scuola, implicito nell’accompagnamento in auto, in questo caso addirittura forzato, influisce negativamente su vari ambiti dello sviluppo infantile quali la capacità di orientarsi all’interno di un ambiente, di costruire con esso legami di identità e responsabilità, di socializzare senza l’intermediazione di figure adulte, sulla costruzione dell’autostima e della fiducia in se stessi  [Rissotto A., Tonucci F., “Freedom of Movement and Environmental Knowledge in Elementary School Children”, Journal of Environmental Psychology, 22, 2002; Vercesi, M. La mobilità autonoma dei bambini: tra ricerca e interventi sul territorio, Angeli, Milano, 2008].

Tale idea appare particolarmente dannosa in un Paese come l’Italia in cui i livelli di autonomia negli spostamenti quotidiani dei bambini tra i 6 e gli 11 anni sono tra i più bassi a livello internazionale: in particolare quelli che vanno abitualmente a scuola da soli sono solo il 7%, rispetto al 23% degli inglesi e al 47% dei tedeschi [Shaw, B., Bicket M., Elliott B., Fagan-Watson B., Mocca E. Hillman M., Children’s Independent Mobility: an international comparison and recommendations for action, Policy Studies Institute/Westminster University, London, 2015].

Per tutti i suddetti motivi chiediamo che la campagna pubblicitaria citata venga censurata e ritirata.

Distinti saluti,

Salvaiciclisti-Bologna

Simona Larghetti

(Presidente)

VI CHIEDIAMO CORAGGIO E PAZIENZA

LETTERA APERTA AI CANDIDATI PER LE ELEZIONI REGIONALI ER 2020


Ormai è chiaro a tutti e tutte che i temi ambientali devono occupare il primo posto di qualunque agenda politica: è una questione di  salvaguardia della nostra specie e del mondo in cui viviamo.
Eppure le risposte della classe politica non sono state all’altezza della urgente richiesta che proviene a più voci dalla società civile. Assistiamo a lodi sperticate ai giovani dei Fridays for Future e contemporaneamente piena soddisfazione nell’inaugurare nuove infrastrutture nate già obsolete, figlie della retorica che incoraggia lo sviluppo “insostenibile” nel nome della crescita a discapito della salute e con un costo sociale e umano ancora troppo caro da pagare. 

Questa ipocrisia non può durare a lungo

Se vogliamo che anche i giovani che animano le strade e le piazze di questa Regione si ri-innamorino della politica dobbiamo dimostrarci capaci di avere a cuore il loro futuro. 

Troppo spesso è mancata a questa classe politica il coraggio di fare scelte che inducono un cambiamento delle abitudini di mobilità, di consumo, di stile di vita nel quotidiano, ed è mancata la pazienza di attendere risultati a medio e lungo termine, concentrandosi solo sul qui e ora. Le scelte per l’ambiente devono essere radicali senza pretendere obiettivi di breve periodo. Deve essere chiaro a tutti che la cura dell’ambiente non è un corollario alle politiche ma un elemento fondamentale per garantire la giustizia sociale

Cosa ci aspettiamo da chi dichiara di volersi impegnare per l’ambiente in Regione:

1 – Disincentivo dell’uso dell’auto privata: Basta con  infrastrutture destinate solo alla mobilità privata! Serve una maggior attenzione al trasporto pubblico anche nelle aree interne, dove i cittadini della Regione sono costretti all’uso dell’auto (montagna e campagna). Moltiplicare l’impegno sulla rete ferroviaria regionale anche in considerazione della nascita di Trenitalia-tper. Rendere gratuito il trasporto bici e incentivare l’acquisto di bici pieghevoli per favorire l’intermodalità. Migliorare gli accordi con le altre regioni per uniformare il servizio di mobilità interregionale 

2 – Un nuovo piano per la qualità dell’Aria che sia vincolante per i Comuni: dopo i deludenti risultati del PAIR, vogliamo  misure reali e concrete, non simboliche, non emergenziale ma di sistema, che abbiano un impatto profondo e duraturo sulla qualità dell’aria della nostra Regione. La salute dei cittadini e delle cittadine dell’Emilia Romagna è fortemente in pericolo, servono misure coraggiose.

3 – Realizzazione delle linee guida della ciclabilità della Regione Emilia Romagna: finanziare i Comuni che realizzano infrastrutture e servizi per la ciclabilità, completamento della rete ciclabile regionale, incentivi al cicloturismo e alla ricezione cicloturistica, mappatura, mantenimento e promozione dei percorsi cicloturistici

Come associazione abbiamo a cuore la mobilità urbana e l’ambiente e come comunità siamo massimamente interessati a contribuire con tutti coloro che vorranno impegnarsi nella la rivoluzione ecologica nel proprio ruolo di consigliere regionale.

Siamo quindi a disposizione di tutti i candidati e le candidate che vorranno approfondire con noi questi temi, nel rispetto dei nostri valori di antifascismo, solidarietà e antisessismo.

Il direttivo di Salvaiciclisti Bologna