Monthly Archives: Marzo 2020

STOP AGLI ATTENDISMI – D’INQUINAMENTO DI TRAFFICO SI MUORE

Lettera aperta ai nostri amministratori locali e regionali

Leggiamo con sconcerto le affermazioni di diversi nostri amministratori che scelgono sempre di attendere ulteriori conferme, ignorando il principio di precauzione, della relazione fra traffico e inquinamento e relativi decessi. In questi giorni un’ulteriore conferma della correlazione tra diminuzione delle emissioni e diminuzione del traffico veicolare registrato in queste settimane, arriva dai maggiori enti di ricerca internazionali che hanno certificato la riduzione degli inquinanti in atmosfera per effetto delle misure contro il coronavirus, con una riduzione di NO2 in pianura padana del 50%. Non è ancora sufficiente per prendere provvedimenti urgenti e salvare altre vite?


Dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) arriva la conferma che la riduzione dell’inquinamento atmosferico osservata in tutta Europa nelle ultime settimane dipende in gran parte dalle misure di contenimento della mobilità e di altre attività attuate per contrastare la diffusione dell’epidemia di Covid-19. In particolare, l’SNPA afferma che “Si riduce in maniera significativa uno dei principali inquinanti dell’atmosfera, il biossido di azoto (NO2), a seguito delle misure introdotte dal Governo per l’emergenza Coronavirus. Si stima una diminuzione dell’ordine del 50% nella Pianura Padana”, mentre l’EEA conferma una forte riduzione delle concentrazioni di NO2 in tutta Europa, riconducendolo “in gran parte alla riduzione del traffico e di altre attività, soprattutto nelle principali città in cui sono previste misure di isolamento”.


Infine, il sistema di osservazione satellitare Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea, già a febbraio aveva stimando una riduzione del 20-30% di PM2.5 in Cina,depurando la stima dai trend di lungo periodo e da fattori meteorologici, concludendo che il calo è “con tutta probabilità legato alle misure messe in campo nel Paese per contrastare l’epidemia del nuovo coronavirus Covid-19”.


Se è senz’altro vero che la concentrazione di inquinanti in atmosfera dipende anche da fattori meteorologici, questi dati confermano che le emissioni da traffico veicolare e altre attività umane sono di gran lunga il fattore determinante, e sono anche le uniche su cui possono incidere significativamente le scelte di politica ambientale, visto che modificare l’orografia della Pianura Padana o le condizioni meteo non è possibile.Le misure prese finora per la qualità dell’aria sono state largamente insufficienti e le condizioni di salute dell’apparato respiratorio dei nostri concittadini in questo momento ricoverati nelle terapie intensive ci sta restituendo tutta la tragica realtà. Chiediamo unapiena assunzione di responsabilità da parte dei nostri amministratori, e un repentino cambio di passo nel considerare l’estrema dannosità delle emissioni per la salute pubblica. Non possiamo aspettare che piova o tiri vento (o peggio ancora che scoppi la prossima epidemia) per poter respirare aria pulita. Occorre agire con determinazione per ridurre il traffico e salvare vite, anche dopo l’emergenza.

Bologna, 27 marzo 2020
AMO Bologna
Aria Pesa
CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare
Cinnica – Libera Consulta per una città amica dell’infanzia
Consulta della Bicicletta di Bologna
Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di Mezzo
Amici di Extinction Rebellion
Fridays For Future – Bologna
Làbas
Osservatorio Cittadino Mense Scolastiche
Rete dei Comitati Genitori delle scuole di Bologna
Rigenerazione NO Speculazione
Rusko – Riparo Uso Scambio Comunitario
#salvaiciclisti Bologna
Studenti per l’Ambiente Bologna
Tpo
Until The Revolution

Lettera al Governo: fermare i ciclomeccanici significa non garantire a tutti diritto di spostarsi in sicurezza

Secondo la classificazione ATECO delle attività chi ripara biciclette è considerato “attività non essenziale” perché attinente a chi ripara attrezzatura da campeggio e articoli sportivi. Nel mondo reale però la bicicletta un mezzo di trasporto, a volte l’unico, essenziale per andare al lavoro, fare la spesa, andare dal medico, un mezzo di trasporto per cui la manutenzione è necessaria. Tra questi ci sono anche medici e infermieri, che ci scrivono preoccupati in queste ore: “come farò a raggiungere l’ospedale se avrò un problema meccanico nei prossimi giorni, anche una semplice foratura? Sarò costretto a prendere i mezzi pubblici, aumentando il rischio di contagio per me stesso e per gli altri”. 
Per molti altri ancora la bicicletta è persino uno strumento di lavoro, per esempio per i numerosissimi ciclofattorini che ci portano a casa i pasti a domicilio o ai corrieri sui quali si sono riversate tutte le richieste di spesa a domicilio. Tralasciare dall’assistenza meccanica queste categorie di lavoratori, già vessate dall’assenza di tutele assicurative e sindacali, è una grave dimenticanza, e significa rendere complessa una situazione già durissima per tutta la società civile, specialmente nelle città, dove la bicicletta rappresenta per molti una risorsa imprescindibile.

Per queste ragioni, congiuntamente con 10 associazioni di tutela dei ciclisti urbani provenienti da tutta Italia abbiamo inviato ai Ministri competenti la lettera che alleghiamo a questo comunicato.

Egr. On.le Stefano PATUANELLI
Ministro dello Sviluppo Economico
[email protected]
[email protected]
e p.c.


Egr. On.le Roberto Gualtieri
Ministro dell’Economia e delle Finanze
[email protected]

Gent.le On.le Nunzia Catalfo
Ministro del Lavoro e della Politiche Sociali
[email protected]


Oggetto: richiesta di riconoscimento delle attività di riparazione di biciclette quali servizi essenziali esonerati dall’obbligo di chiusura, ed inserimento del rispettivo codice Ateco 95.29.02, relativamente alla suddetta attività, nell’allegato 1 al D.P.C.M. del 22 marzo 2020.


Le su intestate Associazioni sono qui a rappresentare quanto segue.
 Il D.P.C.M. del 22 marzo 2020, pubblicato in GU Serie Generale n.76 del 22-03-2020, rubricato “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6”, reca misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale,

 All’art. 1 comma 1 lett. a) è stabilito che “sono sospese tutte le attività produttive industriali e
commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto”;

 Nell’elenco delle attività ritenute essenziali, di cui all’allegato 1 del predetto DPCM del 22 marzo 2020, sono riportati i codici ATECO relativi alla manutenzione e riparazione, nonché commercio, di parti ed accessori di autoveicoli e motocicli, mentre non è inserito il codice Ateco 95.29.02 relativo riparazione delle biciclette;


 Detta esclusione dall’elenco delle attività essenziali appare profondamente discriminatorio per un’ampia parte della popolazione che ha scelto la bicicletta quale unico o prevalente mezzo di trasporto per tutte le proprie attività quotidiane, come andare a lavoro e/o svolgere
le proprie attività necessarie previste dal decreto;
 L’intera categoria dei corrieri in bicicletta ad esempio, che utilizzano la bicicletta come strumento di lavoro, risulta danneggiata da questa esclusione, in quanto nell’ipotesi di rottura del mezzo o bisogno di manutenere lo stesso, si trova nell’impossibilità di provvedere alla sua riparazione;
 Vista l’esclusione in commento, appare pertanto necessario che si provveda alla integrazione dell’elenco dei codici ATECO inserendo nella lista quello relativo all’attività di riparazione di biciclette (95.29.02);
 La modifica richiesta risulta possibile alla stregua dello stesso decreto, laddove all’art.1 comma 1 lett. a) ultimo capoverso è stabilito che: “L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze”;
Atteso quanto sopra significato, le sottoscritte Associazioni


CHIEDONO

alle S.V.Ill.me la modifica dell’allegato 1 di cui al D.P.C.M. del 22 marzo 2020 pubblicato in GU Serie Generale n.76 del 22-03-2020 e l’inserimento del codice ATECO 95.29.02 relativamente alla riparazione delle biciclette, in quanto mezzo di trasporto essenziale per un’ampia fascia della popolazione e strumento di lavoro per i corrieri in bicicletta.

Sicuri di un Vs pronto riscontro, distinti saluti.

A.P.S. Salvaiciclisti Roma
Avv. Enzina Fasano, Presidente, l.r.p.t.
A.P.S. Salvaiciclisti Bologna
Simona Larghetti, Presidente, l.r.p.t.
Rete Vivinstrada
Alfredo Giordani, Presidente, l.r.p.t.
FIAB ONLUS
Alessandro Tursi, Presidente, l.r.p.t.
A.D.S. Napoli Pedala
Luca Simeone, Presidente, l.r.p.t.
A.S.D. Milano Bicycle Coalition
Marco Mazzai, Presidente, l.r.p.t
A.P.S. Legambici
Federico Del Prete, Presidente l.r.p.t
Bike to school
Anna Becchi, Rappresentante
FIAB Firenze Ciclabile Onlus
Luca Polverini, Presidente, l.r.p.t.
Alleanza Mobilità Dolce
Anna Donati, Portavoce
Fondazione Michele Scarponi Onlus
Marco Scarponi, Segretario generale, l.r.p.t.

Una bici bianca per Matteo

EDIT: EVENTO RINVIATO
Nonostante l’ordinanza non vieti manifestazioni all’aperto che permettano di mantenere la distanza di sicurezza, considerando la difficoltà di gestire un gruppo numeroso di persone (avete risposto in più di 400 persone a questo evento) che potrebbe portare a non riuscire a garantire le distanze richieste, abbiamo ritenuto, per principio di precauzione, di rinviare l’evento fino a quando non sarà possibile svolgerlo in sicurezza. Se la situazione si protrarrà per molto tempo valuteremo se fare l’evento in forma ridotta, invitando solo un rappresentante per ogni associazione. Vi ringrazio per la calorosa adesione, sperando di trovare il momento migliore per ricordare Matteo.

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Vogliamo invitare tutta la comunità ciclistica e la società civile di Bologna a stringersi intorno al ricordo di Matteo, 18 anni, morto mentre stava andando in bicicletta, travolto da un’auto, partecipando con noi alla sua commemorazione.

Ci troveremo martedì 10 marzo 2020 alle 20 a Dynamo Velostazione per partire poi insieme in bicicletta fino al luogo dove Matteo ha trovato la morte giovedì 27 febbraio alle 12, all’incrocio tra via di Barbiano e via degli Scalini, portando e posizionando lì una Ghost Bike, una bici dipinta di bianco per ricordare Matteo.

Ogni volta che qualcuno muore di morte violenta sulle nostre strade, è un lutto. Per chi lo amava e per tutta la società civile che non riesce a garantire equamente il diritto a spostarsi in modo sostenibile.

Quando muore un ragazzo di 18 anni sentiamo anche il peso di un tremendo fallimento: una comunità che non riesce a dare futuro ai propri figli, manca il suo primo obiettivo.

Ci stringiamo con tutto il nostro dolore intorno alla famiglia di Matteo, agli amici e alle amiche, come attivisti e come cittadini.

Salvaiciclisti-Bologna

Gruppo Ciclozenith

Consulta Comunale della Bicicletta

Sunrise Bikeride

Associazione Pedalalenta

Fiab Bologna – Monte Sole Bike Group

Jus Bologna – Aimanc

Comitato Piazza Verdi

Bologna Vivibile

L’Altra Babele

Legambiente Bologna