Adriano Cavaliere

Let’s Cycling. Educare alla Mobilità Sostenibile e all’Inclusione Sociale

  • Titolo progetto: Let’s cycling. Educare alla mobilità sostenibile e all’inclusione sociale
  • Dove: Bologna (Italia), Valencia (spagna)
  • Durata: 12 mesi
  • Quando: 01/05/2022 – 30/04/2023
  • Beneficiari: Beneficiari diretti: 10 operatori di associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, centri culturali attivi nelle aree territoriali di Bologna e Valencia; Beneficiari indiretti: giovani e donne stranieri, in condizioni di fragilità in Italia e Spagna che generalmente non hanno accesso alle stesse opportunità formative dei cittadini europei.
  • Donatori: Unione Europea (Erasmus +)
  • Partner: CEFA (capofila), Salvaiciclisti – Bologna APS, JOVENES HACIA LA SOLIDARIDAD Y EL DESARROLLO (Jovesolides)

Il contesto

Nei soggetti ad alto rischio di esclusione sociale, in particolare tra le donne di origine straniera, vi è il bisogno di superare il confinamento causato dalle limitate possibilità di spostamento derivanti da minori possibilità economiche e legate alla cultura di origine. L’uso di un mezzo economicamente sostenibile e a basso impatto ambientale come la bicicletta si scontra infatti con culture d’origine che spesso escludono soprattutto le donne dal farne uso. Al tempo stesso le analisi condotte sulla mobilità urbana rilevano come uno dei lavori più frequenti tra gli immigrati di sesso maschile sia riconducibile al settore del delivery, dove si registrano incidenti stradali dovuti alla inesistente conoscenza delle regole stradali e delle capacità di manutenzione di biciclette e altri mezzi utilizzati dai giovani riders soprattutto di origine straniera.

L’obiettivo

Il progetto ha come obiettivi principali quelli di:

  1. Rafforzare le competenze di operatori dell’associazionismo attivi nella formazione non formale per la promozione delle pari opportunità e dell’integrazione sociale attraverso l’educazione all’uso di mezzi di mobilità ecologici con la metodologia di apprendimento “BiciLiberaTutt*. Mobilità sostenibile e inclusione sociale”.
  2. Promuovere la cooperazione e il lavoro collaborativo tra i partner attraverso lo scambio di buone pratiche e l’esperienza di implementazione di un progetto comune.

L’intervento

Il progetto prevede di formare 10 operatori e operatrici italiani e spagnoli per facilitare i beneficiari a rischio di esclusione l’uso quotidiano e in sicurezza della bicicletta.

Attività Programmate

Realizzazione di un Toolkit di formazione per attività di coaching per gli operatori e successiva attività di formazione per coloro che lavorano con persone vulnerabili, con particolare riferimento a donne e giovani migranti.

Risultati

I risultati che il progetto pianifica di raggiungere sono:

  1. Trasmesso l’uso di una nuova metodologia a 10 formatori di associazioni di Italia e Spagna per facilitare i processi di empowerment, autonomizzazione e integrazione connesse alla mobilità.
  2. Replicata la metodologia “BiciLiberaTutt*” attraverso laboratori nelle 2 città, Bologna e Valencia.
  3. Rafforzata la capacità delle organizzazioni della società civile, attraverso lo scambio di buone pratiche e l’esperienza di implementazione di un progetto comune nutrito da una pluralità di esperienze.

Entra nella Rete Bike Friendly!

Hai una ciclofficina o un’attività commerciale e ti piacerebbe contribuire alla crescita della nostra comunità a pedali?
Non hai un’attività ma vorresti fare delle scelte di consumo più consapevoli?

Entra nella rete bike friendly, un insieme in continua crescita di negozi con sconti riservati ai soci e alle socie dell’associazione, per una città sempre più a misura di persona.

Pedalando verso il nuovo direttivo

In data 19 aprile 2023 si svolgerà l’assemblea annuale dei soci e delle socie di Salvaiciclisti Bologna, in cui oltre alle attività ordinarie di approvazione bilancio consuntivo 2022 e preventivo 2023 vi daremo aggiornamenti sulla Velostazione e soprattutto eleggeremo il nuovo consiglio direttivo!

Possono partecipare all’Assemblea Ordinaria tutte le persone che hanno versato la quota associativa per il 2023. 


COME SI VOTA?
Verranno elette 7 persone.
Per garantire un’equa rappresentanza di genere, si potranno esprimere fino a 4 preferenze da attribuire in maniera paritaria tra uomini e donne.
Esempio: si potrà votare 1 uomo e 1 donna oppure 2 uomini e 2 donne. Schede elettorali con un solo voto, con tre voti oppure con due o più voti espressi per candidat* dello lo stesso genere saranno considerate NULLE.

In attesa di darvi maggiori dettagli su luogo e orario dell’assemblea, vi presentiamo le candidate e i candidati per i prossimi due anni di mandato:

Fabio Bettani

Sono Fabio, ho 36 anni e vivo a Bologna da quando ne avevo 19. Pedalo in città ogni giorno e ho visto con i miei occhi quanti passi avanti ha fatto Bologna in questi anni, grazie al lavoro instancabile di Salvaiciclisti e delle tante altre associazioni che condividono con noi la strada. Dalla Velostazione alle colazioni gratis per ciclisti, dai giretti del martedì sera alle manifestazioni e ai flash mob per una mobilità più sicura e a misura di persona, penso che tante iniziative di Salvaiciclisti siano ormai entrate nel DNA della nostra città, a tal punto da chiederci come avremmo fatto senza.
Da inizio 2022 sono presidente della Consulta Comunale della Bicicletta, un osservatorio privilegiato che mi ha portato a confrontarmi con le tante associazioni ciclistiche attive in città e a guidare l’interazione, a volte proficua e a volte complicata, con la nostra amministrazione comunale.
Bazzico il mondo di Salvaiciclisti fin dai mitologici albori alle Serre dei Giardini Margherita, ma non ho mai ricoperto incarichi formali: vorrei saldare il mio debito, mettendo a disposizione della squadra di SiC il mio contributo di tempo ed energie.

Paolo Bignami

Sono Bignami Paolo (anche se tant* di voi sanno chi sono mi ripresento), compio 60 anni e la bicicletta mi accompagna con qualche basso e tanti alti da quando avevo 13 anni, seguo l’associazione dalla nascita e sono socio “regolare” da 2.
Sono in esodo dallo scorso agosto dopo 35 anni di lavoro in banca e voglio dedicare parte del maggior tempo di cui ora dispongo per sostenere ancora di più l’associazione candidandomi per il direttivo.
Ritengo di avere sia le capacità organizzative (avendo una lunga esperienza aziendale di lavoro pianificato per obiettivi) che la carica ideale per questo ruolo.
Prometto sin d’ora tanta voglia di ascoltare ed imparare e tanta energia per dare forma sempre più concreta ai nostri sfidanti obiettivi e meravigliosi sogni.

Teresa Carlone

Sono Teresa, 35 anni, ciclista urbana anche se, di tanto in tanto, non disdegno qualche giretto fuori porta.
Sono una ricercatrice universitaria full time ma l’attivismo ha sempre fatto parte della mia storia personale, dandomi la spinta per mandare avanti gli ingranaggi del movimento (centrale) necessario a lasciare un segno del proprio passaggio su questo mondo.
Sono una fervida sostenitrice di una mobilità inclusiva, morbida, sostenibile dal punto di vista ambientale e umano. Senza dubbio la mobilità a pedali rappresenta un’ occasione di coesistenza in un spazio condiviso da vivere in modo democratico, partecipe e spensierato. Mai come in questo momento è essenziale impegnarsi per produrre una città aperta e attraversabile da tutt*, all’interno della quale muoversi in modo sicuro e libero. Non si tratta solo di una battaglia di sopravvivenza e di civiltà, ma anche un posizionamento politico, sociale e culturale, che ci riguarda tutt*. Credo sia tornato per me il momento di impegnarmi in prima persona, mettere a disposizione tempo, competenze e energie per l’associazione Salvaiciclisti. Torno a candidarmi nel direttivo dopo un periodo di pausa e di riflessione che mi ha concesso di rinnovare l’impegno, la dedizione e la passione per i temi della ciclabilità urbana, per la lotta per uno spazio urbano, per un futuro a misura di pedalata.

Umberto Casadio

Sono Umberto, per anni ho vissuto la bici come mezzo di trasporto secondario, ma con il Covid ho iniziato ad usarla tutti i giorni, dato che era il solo modo che avevo per fare un po’ di attività fisica fuori casa. Quando le restrizioni sono finite, ho capito che non volevo smettere, ma che allo stesso tempo le nostre strade avevano bisogno di sicurezza e ridistribuzione dello spazio, quindi ho deciso di partecipare più attivamente nell’associazione. Nel 2021 sono entrato a far parte del gruppo di coordinamento della campagna Bologna30 e dallo scorso anno sono il rappresentante di Salvaiciclisti presso la Consulta Comunale della Bicicletta. Mi candido al direttivo perché spero di poter continuare a dare una mano all’associazione, in particolare nella parte organizzativa e gestionale.

Alice Fanti

Mi chiamo Alice, ho 39 anni, sono nata nella bassa lombarda e da 20 anni esatti ho scelto Bologna come città di vita. Da un anno, poi, ho sancito definitivamente la mia bolognesità mettendo al mondo una bambina nata qui!
Ho incontrato Salvaiciclisti sette anni fa, quando il mio istinto di solitaria pedalatrice urbana mi ha spinto a cercare su internet una comunità che condividesse con me valori e cause, soprattutto quella di una città democratica e davvero per tutt*.
A volte mi sono sentita strana, io che non ho mai avuto una macchina e che da sempre ho attraversato Bologna in sella alle mie tante bici, io che anche sotto la pioggia o con 38 gradi scelgo di muovermi su due ruote per andare a lavorare, a fare la spesa, a portare mia figlia a scuola, a bere qualcosa con le amiche, io che mi ostino a credere che prima o poi sarà chiaro a tutt* quanto muoversi in maniera pulita convenga da ogni punto di vista.
In Salvaiciclisti ho trovato amici e amiche stran* come me. E mi sono sentita a casa.
Dopo due anni in cui ho avuto l’onore e l’onere di essere Presidente dell’Associazione, provando con i colleghe e le colleghe del Direttivo a traghettare, nella fatica, la comunità in questi anni di cambiamenti, stop, cantieri, tagli di budget verso il futuro che sogniamo e immaginiamo, senza stancarci, ho scelto di candidarmi anche in questa tornata.
Lo faccio perché ho ancora una grandissima voglia di dedicare parte delle mie energie e del mio tempo a noi, ai nostri sogni e alle nostre battaglie comuni.
Come negli anni passati, scelgo di mettere a disposizione della nostra comunità tenacia, passione, pazienza e un briciolo di compulsività organizzativa ;)
Mi impegno ad amplificare in particolar modo la voce dei ciclisti e delle cicliste timide, quell* che vivono le difficoltà e i problemi quotidiani di chi decide di muoversi in bici, ma per carattere o attitudine faticano a gridare, urlare, farsi vedere o sentire, in strada come sui social.
Sono a vostra disposizione per unire le voci e sentirci meno sol*.
Ci vediamo in strada!

Matteo Melotti

Mi chiamo Matteo, ho 43 anni, nato e cresciuto a Bologna, una moglie e due figl* adolescenti.
Quando, nel lontano 2008, è nata Bianca ho abbandonato lo scooter da “regaz di Bolo”, ho ritirato fuori dalla cantina la bici impolverata e non l’ho più lasciata. 
Pedalando ho scoperto un modo di muoversi più lento, più vero, più umano, più rispettoso e più silenzioso. Ho riscoperto la libertà che solo la bici ti può regalare, la gioia di entrare in una pozzanghera e pedalare chiacchierando fianco a fianco con mia moglie mentre andiamo a cena fuori o rientrando a notte fonda con gli amici di sempre.
Mi sono poi innamorato di Salvaiciclisti, ne sono entrato a far parte prima da socio sostenitore, poi da attivista e infine come direttivo.
Non solo per SIC, ma anche come comitato dei genitori della scuola o Cinnica, ho sempre cercato di battermi per quei piccoli cambiamenti che rendono migliori le nostre città. Una pista ciclabile, un senso unico eccetto bici, una nuova area pedonale o una strada scolastica. 
Ho deciso di ricandidarmi per continuare a portare avanti queste battaglie, scendendo in strada con tutti voi per difendere il diritto a pedalare in sicurezza, alla pedonalità, alla redistribuzione dello spazio, al verde e agli spazi pubblici come socialità e condivisione.

Roberto Tomesani

Forse son Candido ma mi candido! 
Anzi mi ri-candido… 
Ciao sono Roberto Tomesani ma qui per tutti sono Tom. 
Quest’anno faccio 65anni, tanti di più di molti di voi. 
Conto sul fatto che usare la bici tutti i giorni porti noi #salvaiciclisti a considerare questa differenza un valore aggiunto rispetto alla massa automobilizzata che pensa il nuovo sempre come a un progresso 
Vivo il Ciclismo Quotidiano come una missione! A volte a costo di mettere in crisi il mio matrimonio. È vero eh… 
Credo fermamente che la bicicletta sia la soluzione. 
Spesso sentiamo dire dei problemi legati ai ciclisti che vanno contro le regole  del codice stradale. Codice stradale che è stato scritto per tentare di dirimere il traffico automobilistico. Se per i trasferimenti extra cittadini la macchina sembra ancora l’unica soluzione, in città non c’è dubbio che bisogna andare nella direzione ostinata e contraria, come sta succedendo in tutta Europa. La bici deve diventare il mezzo di trasporto preferito di tutti gli utenti abili. 
Una volta son stato automobilista anch’io, ero innamorato della macchina come idea di emancipazione. Poi un incidente mi ha costretto ad aprire gli occhi. Come un drogato costretto in comunità, sei mesi a letto mi hanno concesso uno svezzamento, una disintossicazione. Ho capito le cose che valgono nella vita (sono diventato vegetariano e ciclista).
La comunità di intenti che si sviluppa in questa associazione, anche al di fuori delle pedalate è un’energia che voglio continuare ad alimentare. 
Vota Tom in consiglio direttivo!
Bologna ha bisogno di #salvaiciclisti. 
Bologna ce la farà!

Marco Trotta

Mi chiamo Marco, sono venuto a vivere a Bologna per cercare un luogo accogliente per opportunità e valori umani. E qui ho portato e ho fatto crescere tutte le scelte di vita più importanti: da quelle ecologiste all’impegno sociale. Per me muovermi in bici è un gesto di libertà, l’agire un diritto che non toglie diritti ad altri perché come diceva Ivan Illich – “Si diventa padroni dei propri movimenti senza impedire quelli dei propri simili”. Credo nel valore degli stili di vita che cambiano il proprio quotidiano, e nell’impegno di chi collabora insieme per cambiare il mondo. O almeno ci prova anche quando gli obiettivi sembrano tanto lontani. È la tenacia di chi condivide saperi aperti a futuri migliori, la convivialità di chi progetta rivoluzioni divertendosi. Insomma tutto quello che riconosco a Salvaiciclisti da quando sono entrato in questa associazione.

Assemblea SIC 2020

Report attività 2019

Mercoledì 29 gennaio alle ore 20 è convocata l’assemblea annuale dell’Associazione Salvaiciclisti-Bologna nella sede di Porta Galliera, Piazza XX Settembre 2/3 per approvare il bilancio consuntivo 2019 e il bilancio preventivo 2020.

Approveremo il calendario delle attività, rinnoveremo la tessera associativa e discuteremo di come portare avanti il nostro impegno per la ciclabilità urbana.

Salvaiciclisti è sempre più una comunità variegata di utenti della strada attivi e consapevoli, impegnati su diversi livelli per occuparsi del bene comune e sensibilizzare i concittadini, le istituzioni e i media sulla necessità di rivoluzionare il nostro modo di stare nello spazio pubblico.

Che cosa ha prodotto questo impegno nel 2019?

Le attività dell’anno passato sono state numerosissime e saremo felici di presentarvele tutte brevemente durante l’Assemblea, ma abbiamo chiesto ai nostri soci e alle nostre socie quali fossero state per loro più significative, importanti o divertenti e che cosa vorrebbero rivedere o creare per questo nuovo anno.

Secondo Andrea Ballandi, il Bike Pride resta un momento fondamentale dell’anno ciclistico. Emozionante anche l’iniziativa del 25 aprile con ANPI, in bicicletta sui luoghi più significativi della Resistenza bolognese. Nel 2020, Andrea vorrebbe partecipare a iniziative visibili sul territorio, come i BikeBreakfast e dei flashmob d’effetto.

Fabrizio è un grande fan del Bikemetothemoon, l’appuntamento fisso del martedì sera, e vorrebbe, per il 2020, dargli nuova vita e un nuovo look, “una specie di variazione sul tema per renderlo nuovamente attrattivo”.
Due volte all’anno, col clima mite, vorrebbe organizzare una “doppia”: un Bikemetothedawn al mattino e un Bikemetothemoon la sera.
Ha poi apprezzato particolarmente le proiezioni di Bicifilm e Visioni a Catena, la pedalata transfemminista ClitoRide e il progetto Biciliberatutti/e.  Anche per Fabrizio il Bike Pride resta un momento imprescindibile dell’anno!

Bart ha amato molto la pedalata del 25 aprile, soprattutto nella versione 2019 che ci ha visto pedalare in periferia con un finale con salsiccia e arrosticini. Anche per Bart il Bikemetothemoon è una iniziativa importante, a cui andrebbe dato nuovo slancio, come volano che aiuti anche a coinvolgere persone per i giri più lunghi. Per il 2020 si aspetta tante azioni politiche e flashmod su temi caldi di attualità. Tra i suoi desiderata c’è la volontà di trovare un modo per comunicare con le società sportive ciclistiche, perché ci ritroviamo con un nuovo gruppo di persone che si sta rendendo conto “solo ultimamente” che pedalare in strada è pericoloso: i morti famosi ed i gridi di allarme tra i big del ciclismo (Nibali proprio qualche giorno fa ne ha lanciato uno) fanno da volano, ma non raccolgono adesioni programmatiche, manca soprattutto un momento di coesione. 

Simona pensa che “Una bici bianca per Asif” sia stato un gesto importante e che dovremmo farlo per ogni vittima della strada, coinvolgendo per tempo i familiari, le persone che abitano nelle zone di incidente e le associazioni attive, in modo che sia non un momento dell’associazione, ma della società civile. Simona rileva come le persone siano sempre più fataliste e insensibili rispetto alle morti stradali, viste come “inevitabili” o al massimo “se l’è cercata”, come attivisti/e dobbiamo essere capaci di rendere le persone consapevoli che questi morti dipendono da noi e sono evitabilissimi, in modo che misure come autovelox e Zone30 siano percepite di interesse collettivo e non punitive. 

Per Teresa i momenti di socialità in strada, come i BikeBreakfast, rappresentano il vero valore della nostra associazione

I momenti collettivi sono stati dunque molto importanti, ma anche alcuni progetti specifici hanno aiutato l’associazione ad aiutare chi cerca nella bici “Il proprio mezzo verso l’emancipazione”, come il progetto “Biciliberatutti/e”, che forma tutor per seguire con un programma di tutoraggio personalizzato chi vuole imparare in bici a ogni età, anche da grande, con un focus particolare sulle donne migranti.

Nel 2019 tutti i martedì abbiamo infatti pedalato (e continueremo a farlo nel 2020) con il BMTTM, ma ci piacerebbe raccogliere idee su come rivitalizzarlo, magari facendo sinergie con altre associazioni o idee che circolano in città

Come per il 2019, anche per il 2020 abbiamo una sola grande certezza: ci aspetta tanto lavoro e tanta fatica, perchè a livello nazionale è ancora scarso l’impegno concreto sui temi ambientali, nonostante Greta, i Fridays for Future e il movimento Extinction Rebellion abbiano sicuramente contribuito ad accendere con forza una luce sul problema del cambio climatico e dell’emergenza ambientale.

Nonostante ciò, chi pedala per le strade della nostra città è ancora visto come un problema e non come una soluzione. Per questo siamo sicuri/e che il nostro anno sarà più che mai “in strada”.

Venite in assemblea, sostenete l’associazione, abbiamo bisogno della vostra energia, del vostro supporto e delle vostre idee.

Le Attività del 2019

Bikemetothemoon
In Strada Maggiore non c’è una ciclabile – flashmob
Partecipare al PUMS: organizziamoci! (lavoro di analisi dei documenti del PUMS)
Corsi ciclomeccanica: l’arte della manutenzione della bicicletta (base, avanzato e PRO)
Bike to Art – Te.Arte a Corticella
Biciliberatutti: diventa insegnante!
Quale futuro per Dynamo? Assemblea cittadina aperta
Andiamo in bici al Bosco che cammina!
Pedalare non è un reato e noi continueremo a farlo – Bologna
UniBike 2019: kit completo di ciclosopravvivenza urbana
Esistere, pedalare, resistere: 25 aprile in bici
Family bike tour – 1° maggio in bici
Biciclettata con Libera
La Ravaldona – Quarta edizione
Laboratorio ciapinaro Bike Pride 2019Bike Breakfast – colazione gratis ai ciclisti urbani
BikeMeToTheDawn – pedalare all’alba
Pedalare per star bene! Biketour + Pratica ai Prati di Caprara
Bike Pride 2019 X Edizione – Circus!
Sulla via degli Ostrogoti (giretto associativo)
Bicifilm – Domani! Il film che trova le risposte del futuroVisioni a catena – tre giorni di cinema, arte e storie di bici
Clito Ride – pedalata femminista
Grazie SMOG! messaggi in bici per una cittadinanza consapevole
A scuola a piedi e in bici | Resilienze Festival
Biciliberatutte
Una bici bianca per Asif
Staffetta podistica e ciclistica per le vittime della Uno Bianca
InterMobility Week: Bici + Treno ti costa meno!
Mobilità Sostenibile: diamo un’impennata!
Passiamocinmezzo
Cinnica si presenta alla città
Natale con il ciclista immaginario

Riapre la ciclofficina per l’autoriparazione

Il cantierone non fermerà la nostra voglia di cicloriparazione!

Mercoledì 30 ottobre riapre finalmente, dopo qualche mese di pausa e in una nuova location, la ciclofficina di Salvaiciclisti Bologna, intitolata a Luca Bicycle (https://bit.ly/2NjGhKe).

Grazie alla disponibilità di volontari e volontarie che non ringrazieremo mai abbastanza, ci trovate apert* tutti i mercoledì dalle 20 alle 22 nel cassero di Porta Galliera, in Piazza XX Settembre.

Lo spazio di autoriparazione di Salvaiciclisti è un luogo fisico e dell’anima. Se siete soci o socie (e se non lo siete correte a iscrivervi qui: https://soci.salvaiciclisti.bologna.it/) potrete riparare la vostra bicicletta utilizzando gli attrezzi messi a disposizione dall’associazione, ma anche esercitarvi e assistervi reciprocamente, in un’ottica di scambio di pratiche e condivisione.

L’accesso alla ciclofficina è GRATUITO, basterà presentare la tessera Salvaiciclisti Bologna all’ingresso.

A chi non è patit* di chiavi inglesi e bulloni, invece, ricordiamo che il servizio professionale a pagamento svolto dai meccanici di Velostazione Dynamo Bologna resterà aperto dentro la Velostazione anche in questi mesi di lavori (ricordatevi che Dynamo fa parte della rete dei negozi bike-friendly e offre quindi uno sconto del 10% a soci e socie).

Incidenti davanti alle scuole: lettera ai deputati

Come vi ricorderete, dal censimento dell’aria della nostra città fatto dagli amici di Aria Pesa è emerso che le strade intorno alle scuole di Bologna sono tra le più inquinate.
Insieme a tante altre associazioni, abbiamo scritto questa lettera ai nostri rappresentanti politici.


Lettera ai/alle Parlamentari della Camera Dei Deputati
Gentile Presidente Camera dei Deputati.
Gentili Capigruppo dei Gruppi Parlamentari,
Gentili Deputate e Deputati

OGGETTO: Urgente una norma sulle Strade Scolastiche

Gent.mi,
La scuola è iniziata da appena un mese, e già la cronaca riporta di numerosi incidenti stradali che coinvolgono i bambini davanti alla scuola.
Il 20 settembre a Schio (Vicenza), un bimbo di 8 anni è stato travolto all’uscita dalla scuola, Pochi giorni fa, a Chieri, Torino, 5 bambini della scuola dell’infanzia sono stati travolti da un SUV parcheggiato davanti al loro asilo nido, e una di loro è gravissima.
E’ urgente ed importante liberare le aree davanti alle scuole dalle auto, parcheggiate o in movimento, almeno negli orari di entrata/uscita dei bambini.
Chiediamo quindi:
1) che venga rapidamente calendarizzato e discusso in Aula il provvedimento di riforma del Codice della Strada, con la norma Zone Scolastiche”, (previste dall’art. 1, co. 2, lett. b), n. 2, del Testo Unificato dei progetti di legge AC 24 e abb. “Modifiche al codice della strada”).
2) Chiediamo di emendare il testo in senso restrittivo, a maggior tutela dei bambini, prevedendo una gerarchia di azioni, con precedenza alla pedonalizzazione; solo se ciò non è possibile, si può pensare a ZTL e solo in casi particolari, laddove non sia possibile allontanare i veicoli da davanti alle scuole, si possono mettere Zone 30 con adeguati dispositivi di rallentamento del traffico.
Basta auto davanti alla scuola, senza se e senza ma, è una questione di civiltà.

Le associazioni e i comitati aderenti alla Campagna Strade Scolastiche (www.stradescolastiche.it, [email protected])

Famiglie senz’auto
Bike to School • Roma
#salvaiciclisti
FIAB Onlus
Bikeitalia.it
UPPA.it – un pediatra per amico
Italian Cycling Embassy
Kyoto Club
Alleanza per la Mobilità Dolce
Legambici, Legambiente per la ciclabilità
Genitori Antismog Milano
Cittadini per l’Aria onlus
Turismo senz’auto
Massa Marmocchi
Fondazione Michele Scarponi
Rete Vivinstrada
Fondazione Luigi Guccione Onlus
Associazione Culturale La GRU – Germogli di Rinascita Urbana
Milano Bicycle Coalition
Associazione Culturale Pediatri PUMP “Pediatri per un mondo possibile
hub.MAT – Laboratorio per la mobilità, l’ambiente ed il territorio territorio
Bike to School • Napoli
Associazione Piedibus.it

Staffetta podistica e ciclistica per le vittime della Uno Bianca

La Banda della Uno Bianca causò, in soli 7 anni, 24 morti e 102 feriti.
La 14° staffetta “Vittime della Uno Bianca” organizzata dalla Podistica Progresso di Castel Maggiore, quest’anno diventa BICI-STAFFETTA.
Perché questa scelta proprio adesso, a distanza di anni dai tragici fatti?
Perché abbiamo pensato di dare il nostro contributo per ricordare, dando più voce agli amici dell’Associazione Vittime della Uno Bianca, facendo volare le loro parole: “Ricordare è necessario per riflettere con le nuove generazioni sul significato di giustizia.” (Alberto Capolungo – Vice-Presidente).

Da una ciclo-idea di #salvaiciclisti Bologna e con la collaborazione di Fiab Bologna – Monte Sole Bike Group, Fiab Terre di Pianura, PEDALALENTA e Fiab-Castenaso Tribù Indigena saremo al fianco dei famigliari delle vittime PER RICORDARE E NON DIMENTICARE.

Percorreremo le prime 4 tappe le insieme ai podisti, mentre per quelle successive abbiamo studiato un percorso più adatto a noi ciclisti.
Puoi partire con noi dal punto ritrovo, ma puoi anche inserirti a piacimento durante il percorso. E puoi lasciare la compagnia quando vuoi, senza dimenticare però l’alto senso civico dell’evento.

Ritrovo: Ore 7,30 Partenza da Dynamo via indipendenza 71/Z Bologna (puntuali)
Ore 08,00 Cerimonia Cippo Cataldo Stasi e Umberto Erriu, dietro Coop Via Gramsci Castel Maggiore.
Ore 08,35 Caserma Montezemolo Via Rimembranza, 1 Castel Maggiore
Ore 09,00 Cerimonia Cippo Luigi Pasqui, Stazione Esso Via Galliera 25 Castel Maggiore.
Ore 09,25 Cerimonia Cippo Adolfo Alessandrini, dietro Coop Corticella Via Goethe, 9 Bologna
Ore 09,55 Cerimonia Cippo Paride Pedini, Via dell’ Artigiano Trebbo di Reno
Ore 10,35 Cerimonia Cippo Primo Zecchi, Via Zanardi 328 Bologna
Ore 11,50 Cerimonia Cippo Massimiliano Valenti, Via Morazzo presso Villa Bernaroli a Borgo Panigale
Ore 12,30 Cerimonia Cippo Carlo Beccari, Via Marconi Casalecchio di Reno (BO), presso Coop.
Ore 13,00 Sosta Ristoro
Ore 14,35 Cerimonia Cippo Mitili, Moneta e Stefanini, Via Casini (Bologna) Pilastro
Ore 15,15 Cerimonia Conclusiva al cippo “Vittime Uno Bianca” Viale Lenin (Bologna).

Mappa per percorsi in bici e a piedi:
https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=1LZXyuZTKo6TDJtx-Y6Vw5gx9iiuDfJKB&ll=44.51621975023007%2C11.32325949999995&z=12

CALL PER BIKE-TUTOR VOLONTARI/E

BiciliberatuttE 2019-2020

Vuoi insegnare ad andare in bici a donne migranti?

Salvaiciclisti Bologna e Cospe Onlus cercano bike-tutor per l’iniziativa BiciliberatuttE: il progetto per insegnare alle donne migranti ad andare in bici! Un’iniziativa che ti permetterà di trasmettere la passione per la bici e di favorire l’emancipazione e l’integrazione di donne di diverse provenienze. 
Chi aderirà al progetto e metterà a disposizione il suo tempo e le sue capacità e potrà partecipare a una giornata di formazione gratuita per diventare bike-tutor.

SAVE THE DATE! IL 24 settembre 2019 h 18.00 @ Malerba, Via Petroni 15/b presenteremo il progetto: un’occasione unica per incontrare le promotrici del progetto e chi come te ama andare in bici e vuole dare un contributo di grande valore per l’integrazione delle aspiranti city-biker.

Puoi aderire fino al 28 settembre compilando il form online
FORM VOLONTARI/E BIKE-TUTOR Biciliberatutte
sono solo poche domande! (tempo compilazione: 10 min)

Per avere info e candidarti
vieni a trovarci nei banchetti che saranno allestiti durante
LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ
oppure scrivi a [email protected]

* Per partecipare al progetto è importante avere una buona capacità di ascolto, pazienza e buone doti comunicative, che saranno valutate durante il corso di formazione. L’impegno richiesto è di almeno un’ora alla settimana per 2-3 mesi