TRENI POP E ROCK: LA PAGELLA DEI CICLISTI

I pendolari che usano il servizio treno+bici lo sanno bene: spesso il vagone bici indicato non è presente o disponibile, non sempre i posti a disposizione sono sufficienti, e per le comitive di cicloturisti va ancora peggio, i 14 posti totali non bastano mai per gruppi che vogliano viaggiare portandosi la bici in treno. Un vero peccato, data anche la possibilità dell’abbonamento che per 60 Euro l’anno permette di portare la bici su tutti i treni dell’Emilia-Romagna, grazie al contributo della Regione.

Abbiamo quindi visitato per voi gli allestimenti dei nuovi treni regionali Pop e Rock in Piazza Maggiore che dal 2019 entreranno in servizio in Emilia-Romagna, che promettono una nuova accessibilità alle bici per i pendolari e turisti, con nuovi alloggiamenti, potenzialmente presenti in ogni vagone e non più in un solo vagone dedicato. Qual è la nostra pagella?

ROCK, il treno bipiano previsto sulle tratte Piacenza-Bologna-Ravenna, ha delle rastrelliere orizzontali.

Comodità 10: la bicicletta si alloggia in orizzontale e non ha bisogno di essere sollevata. Ma il voto vale solo per i due posti bici altri estremi, mentre quello in mezzo di fatto non permette alla bici di stare in equilibro, e cade da sola.
Sicurezza 6: è molto difficile poter legare la bicicletta, e si riesce, con qualche espediente, a fissare solo la ruota ma non il telaio. Sembra in effetti più una coincidenza che una scelta progettuale.
Stabilità 1: non c’è nessun ancoraggio e, come se non bastasse, le vetrofanie suggeriscono di utilizzare i due posti bici orizzontali disponendo le biciclette in direzione opposta, ma questo non consentirebbe alla bici di rimanere stabile.
Innovazione 8: veramente innovativo per i treni italiani l’alloggiamento orizzontale, purtroppo senza una progettazione adeguata non solo di design, completamente inutilizzabile.

POP è il monopiano che percorrerà le linee di esclusivo interesse regionale, e prevede l’ancoraggio delle bici su dei ganci sospesi

Comodità 4: serve mettere la bicicletta in verticale, sollevarla di una ventina di centimetri da terra e agganciarla ai ganci, non è una manovra alla portata di tutti, inoltre i ganci sono troppo grandi (ma pare sia già in programma una revisione).
Sicurezza 1: impossibile legare la bici; per i ladri sarà come per un lupo entrare in un pollaio, con queste rastrelliere, a meno di non rimanere in piedi di vedetta per tutta la durata del viaggio.
Stabilità 10: se si riesce a fissarla, certamente l’alloggiamento è molto stabile.

Innovazione 6: la soluzione è del tutto simile a quella presenti negli odierni vagoni bici, fatto salvo l’idea di una presa elettrica posizionata accanto al posto bici, per la ricarica delle bici elettriche; peccato che il peso di una bici elettrica rende quasi impossibile per una persona in normali condizioni di salute sollevare agevolmente il mezzo e agganciarlo in quella posizione.
In definitiva seppure è molto apprezzato lo sforzo di rendere il posto bici una dotazione “standard” dei nuovi treni (anche se non è chiaro se saranno presenti o meno in tutti i vagoni), ci sembra necessaria una riprogettazione funzionale degli alloggiamenti che tenga conto di tutti gli aspetti: sicurezza dai furti, alla stabilità del mezzo, e necessità di alloggiare tutti i modelli di bici, anche le sempre più diffuse MBT e bici con freno a disco (che sono evidentemente ignorate dal progetto attuale). I tecnici Trenitalia presenti nello stand hanno assicurato che il prototipo presentato non è quello definitivo, ci auguriamo si possa intervenire.