L’anno ciclistico 2014-2015 è ormai al termine, siamo appena tornati dal viaggio in bici «La via della Sete» da Bologna a Venezia e per qualche settimana appendiamo le bici associative al chiodo (sempre ben legata!). Qualcuno di noi sta proseguendo il viaggio risalendo da Venezia a Trento e poi di nuovo a sud, verso l’Abruzzo, insaziabile di paesaggi e chilometri, altri rimarranno chiusi dentro il bunker di Dynamo per lavorare all’apertura della prima Velostazione d’Italia con parcheggio bici custodito, noleggio, riparazioni ed eventi: inaugurerà il 25 settembre in via Indipendenza 71/z con una rassegna di eventi di 7 settimane dedicati alla mobilità ciclistica ma anche all’arte contemporanea, alla musica e all’incontro. Dynamo ospiterà la sesta edizione dell’UniBike, tanti laboratori e occasioni formative.
La settimana scorsa si è finalmente concluso il bando per la realizzazione del Biciplan, con il quale si procederà alla progettazione di tutti gli interventi a favore della bici, da una rete completa di ciclabili a nuove zone 30, comunicazione e iniziative di promozione. Il Biciplan è uno strumento che abbiamo sostenuto con forza tramite la Consulta della Bicicletta, e con il quale pensiamo che si possa dare una svolta definitiva alla mobilità ciclistica bolognese. Intanto, il 19 settembre, si inaugura la Tangenziale della Bicicletta all’interno della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, un primo passo per dare più spazio e possibilità a chi usa la bici.
Per le vacanze, ecco i nostri consigli.
- Se rimanete a Bologna e non sapete dove far riparare la bici, Pedalando è uno dei nostri negozi bike-friendly e rimane aperto tutto il mese escluso solo il 15 di agosto!
Se siete in partenza, ricordate di legare bene le bici e di portarle – se potete – dentro l’appartamento (cantine e garage non vengono risparmiati quando la città è deserta).
Se ancora non sapete come trascorrere le vacanze, vi lasciamo quest’ispirazione:
«Se fai le vacanze in bicicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In bici la cornice non c’è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfuocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi – un’esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata.»
(da «Lo zen e l’arte della manutenzione della bicicletta» di Robert Tom Pirspig)
Per altre ispirazioni di vacanze sostenibili, visitate il sito di It.a.cà migranti e viaggiatori, che recentemente ci ha intervistato e che ringraziamo per il suo impegno sul turismo responsabile!
Buone vacanze a tutti :)