Tutto questo non è una fatalità, è parte di una sciagurata gestione della sicurezza stradale.
Ricordiamo tre aspetti salienti che ci vedono in totale disaccordo con la gestione della sicurezza stradale di questa città.
Primo: a un anno dalla sua presentazione, non ci sono ancora tempi e certezze sulla realizzazione del Biciplan, il quale prevede ciclabili nelle strade più trafficate e usate dai ciclisti (tra le quali, chiaramente, anche via Toscana). Avremmo potuto salvare la vita di un bambino se ad oggi la ciclabile fosse in cantiere?
Secondo: troppo spesso la velocità viene considerata come una necessità di chi guida e non la prima causa di morte di pedoni, ciclisti e automobilisti: si è parlato di “tempi di vita” invece che di “tempi di morte”.
Ricordate le proteste riguardo alle modifiche alla viabilità di via Toscana? Si dà ascolto a chi vuole superare i limiti di velocità e non si pensa alla sicurezza.
È così che vediamo rassicurare chi protesta per due autovelox che non ne verranno installati altri, anziché considerarli una necessaria tutela per tutti, automobilisti compresi; rassicurare le mamme sul fatto che potranno scorrazzare liberamente dove c’erano preferenziali, con discutibili categorizzazioni degli utenti.
FIRMA LA PETIZIONE PER LA CICLABILE SU VIA MURRI E VIA TOSCANA
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